Cinque parlamentari e un consigliere regionale del Movimento 5 Stelle saranno il prossimo 4 luglio a Ponza per incontrare i cittadini dell’isola. Una partecipazione straordinaria, quella dei parlamentari del M5S, per rispondere a una situazione altrettanto straordinaria: la decisione del sindaco di Ponza di svendere il servizio idrico ad Acqualatina rappresenta il modo peggiore per affrontare il problema dell’approvvigionamento idrico sull’isola.
A inizio anno la Regione Lazio ha deciso di investire 18 milioni di euro per la realizzazione dei dissalatori sull’isola di Ponza, ma l’appalto e la realizzazione dell’opera, nonché la successiva gestione del servizio, saranno appannaggio di Acqualatina. Cioè, la Regione Lazio (la stessa che nel marzo 2014 approvò all’unanimità una legge per la ripubblicizzazione dell’acqua) finanzierà l’opera pubblica, e il privato (e che privato!!!!!) ci speculerà e guadagnerà.
A oggi il presidente della Regione Lazio non ha ancora risposto (dopo oltre 4 mesi) a un’interrogazione regionale presentata dal gruppo del M5S per ottenere chiarimenti in merito al finanziamento per la realizzazione del dissalatore. Il dissalatore dell’isola di Ponza doveva essere realizzato fin dal 2006, e per quest’opera Acqualatina ha già incamerato qualche milione di euro dalle nostre bollette dell’acqua.
Il dissalatore doveva essere realizzato da Acqualatina con fondi privati e consegnato “chiavi in mano” nel 2006, ma a oggi siamo ancora con le navi cisterne che costano alla collettività non meno di 6 milioni di euro l’anno. Una situazione paradossale, dove a pagare saranno soprattutto i cittadini della provincia e della regione.
Ovviamente Acqualatina continua negare queste circostanze. Ma il socio privato, nel 2002 vincendo la gara d’ambito per la gestione idrica, si era impegnato ad accollarsi i costi per il trasporto per l’acqua alle isole e la costruzione dei dissalatori. Per sostenere questo costo, nella tariffa 2003 – 2005 erano stati riconosciuti al gestore 2 milioni di euro l’anno, e in più c’era l’impegno per costruire i dissalatori, 10 milioni di euro, e gestirli dal 2006. Ma Acqualatina nonostante tutto non ha mai pagato i costi del trasporto dell’acqua via nave, che sono rimasti a carico della Regione, e non ha costruito i dissalatori.
Attraverso i consiglieri regionali del M5S Gaia Pernarella, Silvia Blasi e Devid Porrello, su proposta del Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina, il 26 febbraio scorso è stata inoltrata un’interrogazione regionale avente per oggetto: “Chiarimenti sul finanziamento disposto dalla Regione Lazio per un ammontare di 17.800.000 per la realizzazione di un impianto di dissalazione per le isole pontine”, nella quale veniva chiesto a Zingaretti di chiarire tutto l’iter della gestione dell’acqua sulle isole pontine. Ma, come già detto, a oggi non v’è stata ancora alcuna risposta.
Per questi motivi il M5S ha deciso di sostenere le lotte dei cittadini di Ponza. E per questi motivi sabato 4 luglio dalle ore 17 il M5S terrà un’incontro pubblico nella piazza centrale di Ponza per riaffermare il principio dell’acqua pubblica e per far sì che la comunità di Ponza possa autogestire il servizio idrico. Saranno presenti il consigliere regionale Gaia Pernarella, il senatore Vito Crimi e i deputati Paolo Romano, Paola Carnelli, Daniele Pesco e altri parlamentari in attesa di conferma.
Il gruppo comunicazione dei meetup del M5S del sudpontino
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