Formia partecipa attivamente alla Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 20 novembre. Nutrito il programma promosso e coordinato da una squadra tutta “rosa” di assessori e delegati. Partenza alle 8.30 con l’inaugurazione della mostra “Pinocchio nel paese dei diritti” che fino al giorno 28 andrà in scena presso la sala “Falcone e Borsellino” (ex Officina Culturale), la Corte Comunale e l’Archivio Storico. Liberamente tratta dal capolavoro di Collodi, l’esposizione è curata dell’associazione culturale Teatro Ko, in collaborazione con la sezione regionale dell’Unicef-Italia e con l’associazione Rinoceronte Incatenato. Ventitre installazioni, una sezione grafica e bibliografica, una collezione di pupazzi, giochi ed edizioni rare. “Non sarà solo uno spazio fisico – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Eliana Talamas –, ma anche uno spazio della memoria, per ricordarci quanto è difficile oggi essere bambini. E’ spazio di diritti, inoltre, quelli dei più piccoli, stimolo alla riflessione comune perché si lavori insieme – famiglia, scuola, associazioni ed enti locali – all’obiettivo di tutelare il diritto di ogni bambino/a a vivere una vita dignitosa, a crescere in condizioni di benessere materiale e, soprattutto, spirituale”. Il programma prosegue alle 10 presso il teatro Remigio Paone con un incontro di sensibilizzazione rivolto agli alunni delle scuole superiori dal titolo “Un bambino, una famiglia, una storia…”, a cura della Cooperativa Sociale Spazio Incontro Onlus. Alle 16, davanti alla sede della Pro Loco annessa al palazzo comunale, va in scena “Bambini in tutti i colori del mondo”, spazio dedicato ai ragazzi e alle loro famiglie con laboratori a cura dello Spiringuacchio di Gabriella Catania. Sempre lì, alle 17.30, si terrà la lettura della favola sulla Natura & l’Amicizia, la Mucca Sposella di Alessandro Petruccelli, a cura de La Libreria di Margherita. “Il nostro auspicio – conclude l’assessore Talamas – è che questa giornata ci aiuti a ricordare che sostenere lo sviluppo sano dei bambini e dei ragazzi significa potenziare l’impegno su un bene comune imprescindibile per contrastare la paura e l’incertezza della ‘società del rischio’ e per costruirne una di pace e “coesistenza creativa”.