Così Franco Miele definì Formia, città ritratta, amata, ricordata anche quando la vita lo portò lontano, lungo i sentieri del mondo. Al celebre artista formiano è intitolato il nuovo Archivio Storico Comunale inaugurato questa mattina dal Sindaco Sandro Bartolomeonegli splendidi locali ristrutturati della torre di Mola.
Folto pubblico per il taglio del nastro, avvenuto alla presenza dell’assessora alla Cultura e Vicesindaca Maria Rita Manzo e della Delegata all’Archivio Storico Giovanna Grimaldi.
A quest’ultima il Sindaco ha dedicato un pensiero speciale per la passione dimostrata in questi otto mesi di lavoro, la forza delle idee, la tenacia che l’ha portata a centrare il risultato nonostante l’esiguità delle risorse – la nuova sede dell’Archivio è costata in tutto 6 mila euro. “Vogliamo sia qualcosa di più di un luogo in cui si custodiscono documenti – ha spiegato Giovanna Grimaldi nel corso del suo intervento -, vogliamo che l’Archivio sia la memoria della città e un patrimonio di tutti”.Una sezione specifica sarà destinata per questo all’acquisizione e conservazione di documenti in possesso di privati. L’obiettivo è quello di conservare memoria di famiglie, attività industriali e commerciali, di personaggi significativi attraverso documenti, foto, filmati, articoli di giornale. “Sapere che esiste una struttura come questa invoglia le persone a partecipare – ha aggiunto la delegata -. E’ così, grazie alla testimonianza di un dipendente comunale, che l’altra settimana abbiamo scoperto l’esistenza di documenti dell’800 dimenticati in un baule abbandonato all’interno di un magazzino”.
L’Assessora Maria Rita Manzo ha sottolineato l’attenzione che le amministrazioni di centrosinistra hanno posto negli anni all’Archivio, “un ammasso impolverato di carte che, con impegno e passione riuscimmo a trasformare nello straordinario strumento di memoria che è oggi”.
Il Sindaco Sandro Bartolomeo ha ricordato le amministrazioni degli anni ’90, la battaglia condotta per il rilancio culturale della città. Fissando l’obiettivo futuro: mettere in connessione cultura e sviluppo. Partendo dall’archeologia. “Dagli scavi di Caposele stanno venendo fuori scoperte di grande importanza che testimoniano la grandezza di Formia anche ai tempi della Roma imperiale. Sabato ospiteremo l’archeologo Carandini al teatro Remigio Paone. Parleremo del passato e di come questo possa essere vettore di sviluppo. Insieme visiteremo Villa Rubino che, entro la fine del mandato, acquisiremo. Per fare di Formia uno dei centri archeologici più importanti d’Italia. L’Archivio Storico è un altro passo importante di questo percorso. Vogliamo creare un giacimento culturale a disposizione di tutti – ha spiegato -, informatizzare i percorsi e porre i documenti sul web, coinvolgere le scuole. Perché custodire la storia e l’identità della città vuol dire porre le basi per il suo futuro”.
Comunicato Stampa
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