Rifiuti, fiction di Mennea, luminarie, fondi per il contrasto alla povertà, rapporti con la Regione. L’Amministrazione risponde punto su punto alle accuse lanciate dal gruppo Udc dopo il Consiglio dedicato all’assestamento di bilancio.
Si parte dal bando per lo start up della società “Formia Rifiuti Zero”. “L’Udc fa la solita disinformata demagogia – sostiene l’Assessore alla Sostenibilità Claudio Marciano – . Innanzitutto, il tema non ha nulla a che vedere con l’assestamento di bilancio dal momento che quest’ultimo ai rifiuti non dedica neppure un centesimo. I fondi per l’avvio della società sono previsti nel bilancio di previsione, garantiti dalle economie prodotte dalla gestione virtuosa della raccolta differenziata che ci ha consentito di risparmiare notevolmente sui costi di smaltimento in discarica. Per partire, la neonata società dovrà effettuare procedimenti complessi: la gara per l’acquisto di mezzi e forniture, la riorganizzazione della raccolta, le procedure per l’assunzione del personale, la risoluzione delle pendenze amministrative. Allo stato – ricorda Marciano – l’unica figura operativa è l’amministratore unico che certo non può fare tutto da solo. Oltre a questo, c’è la funzione del direttore che dovrà aumentare la produttività del cantiere. L’importo a base d’asta per i sei mesi di lavoro previsti dal bando è inferiore allo stipendio fissato dal contratto nazionale per un dirigente di una società dei rifiuti che opera in una realtà complessa come quella di Formia. Metà dell’importo, inoltre, è condizionato al risultato. Inoltre, non è vero che l’Amministratore Unico guadagna 60 mila euro l’anno perché ne percepisce 35 mila, ossia l’80% dello stipendio che la legge assegna al Sindaco. Se otterrà risultati avrà diritto ad una indennità da concordare che, comunque, non sarà superiore a quella di posizione. Ci vuole un bel coraggio a parlare di sperperi. Abbiamo speso quasi 550 mila euro l’anno solo per sostenere l’aggio di impresa dell’attuale gestore e questo perché la precedente amministrazione non è stata in grado neppure di chiudere la gara d’appalto. Parliamo di 2 milioni e mezzo di euro in tre anni. Ma quelli non erano sperperi, ovviamente. Come non lo erano gli aumenti nelle bollette dell’acqua e i compensi da centinaia di migliaia di euro degli amministratori di Acqualatina che, negli anni, l’Udc ha accettato senza dire una parola”.
Il gruppo d’opposizione sostiene anche che la fiction di Mennea non coinvolgerà Formia per il mancato finanziamento da parte della Regione. “Parlare senza informarsi è controproducente – commenta il Sindaco Sandro Bartolomeo –. La fiction è stata già interamente girata ed è in fase di montaggio. Moltissime scene sono ambientate a Formia, presso il Centro di Preparazione Olimpica ‘Bruno Zauli’. Le riprese sono avvenute la scorsa estate ed è strano che l’Udc non lo sappia. L’Amministrazione diramò anche un comunicato stampa ufficiale con tanto di foto sul set. Al contributo provvede il Comune e Formia avrà il suo ritorno d’immagine. Stiano tranquilli i consiglieri Udc: li inviteremo all’anteprima”.
Quanto alle luminarie: “La polemica inizia a farsi stucchevole – commenta il primo cittadino -. Gli addobbi natalizi servono a sostenere il tessuto economico cittadino in un momento di crisi generale. Mostrare una città dimessa e priva di aspirazioni non sarebbe un’operazione intelligente”.
Chiusura sui fondi per il contrasto alla povertà. “L’assestamento di bilancio prevede altri 100 mila euro per il sostegno alle famiglie”. E sul presunto venir meno della “filiera” tra Regione e Comune: “Ci sono i finanziamenti sulla carta e quelli reali – ricorda Bartolomeo -. La giunta Zingaretti ci consentirà di appaltare 2,8 milioni di euro per la realizzazione del ponte di collegamento tra piazza Vittoria ed il porto. Un intervento che contribuirà a modificare le stesse abitudini di vita dei cittadini, creando a ridosso del porto un’area ricreativa di grande importanza, comprensiva di stazione marittima, bus e servizi. Dall’opposizione ci aspetteremmo un contributo di idee ed un supporto allo sforzo che facciamo ogni giorno per portare la città fuori da questo momento difficile. Ma evidentemente è più facile fare polemiche. E non importa – conclude – quanto sterili e infondate esse siano”.