Formia-L’anima “soul” che si fonda alla tradizione, Enzo Avitabile & “I Bottari”

20140804-164134-60094142.jpgE’ uno dei “big” della scena internazionale.
In lui ritmi e tradizioni del sud Italia convivono, quasi si fondono con le sonorità della musica “nera”. Da Napoli a New Orleans, dall’Africa al Medio Oriente. Enzo Avitabile sbarca a Formia per l’attesissimo live in programma venerdì 8 agosto in Piazza Vittoria con ingresso gratuito e inizio alle ore 22. Al suo fianco “I bottari di Portico”, band della provincia di Caserta che ripropone musiche e strumenti dell’antica tradizione contadina campana.

Il primo appuntamento della rassegna “I grandi interpreti” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia propone dunque un abbinamento di grande suggestione. Da un lato, la voce dell’artista napoletano, il sax, le sonorità “soul-blues”. Dall’altra i suoni ancestrali di questo originale ensemble, erede di una tradizione rurale antichissima, risalente al XIII secolo. Con “I bottari” il palco si popola di strumenti atipici – botti, tini e falci – trasformati in percussioni. Come un tempo, gli oggetti della vita quotidiana scandivano il ritmo delle processioni, riti apotropaici volti a scacciare gli spiriti maligni e a propiziare il raccolto. Il concerto fonde tutti questi elementi e li riporta su un terreno internazionale che è la cifra di Avitabile, da trent’anni in viaggio per il mondo, sospeso tra l’Italia, il Mediterraneo e l’ Africa nera.

20140804-164716-60436797.jpgUna proposta innovativa, ripagata anche dal successo commerciale ottenuto in tutto il mondo e culminato nel 2012 con il docu-film del premio Oscar Jonathan Demme, “Enzo Avitabile Music Life” del 2012, interamente girato a Napoli ed incentrato sulla vita e l’opera di questo straordinario musicista. Il film vede anche la partecipazione di vari personaggi internazionali, artisti del calibro di Manu Dibango, Trilok Gurtu, Bob Geldof, Mario Brunello e tanti altri ancora. E’ il suggello ad una carriera importante, impreziosita da tante collaborazioni di lusso nel campo della musica “nera”: da James Brown a Tina Turner, da Richie Havens e q, agli Africa Bambaataa. Poi il ritorno alle origini, in un percorso “a rebours” verso una partitura più aperta, radicata nelle tradizioni della sua terra senza abdicare alla sua collaudata identità di artista del mondo.

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