La storia, il presente, le sirene di disgregazione che vengono dal cuore del continente, l’immigrazione, il lascito di Spinelli e l’impegno delle nuove generazioni a continuare sulla strada dell’integrazione. Perché l’Europa ha tanti problemi ma è lo strumento che ci ha consentito di vivere oltre cinquant’anni in pace e prosperità.
Temi importanti quelli al centro della tavola rotonda che questa mattina ha avviato la due giorni di seminario organizzata presso il Comune di Formia dal Movimento Federalista Europeo del Lazio. Sala Ribaud gremita di ragazzi provenienti da tutto il Lazio, selezionati tramite il concorso “Diventare cittadini europei” o indicati dai dirigenti scolastici che hanno promosso attività di approfondimento sul tema dell’Europa.
Insieme al Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo hanno preso parte alla tavola rotonda il Consigliere regionale Rosa Giancola, componente della commissione cultura, istruzione, diritto allo studio e politiche giovanili della Regione Lazio; i primi cittadini di Ponza e Castelforte, Piero Vigorelli e Patrizia Gaetano; l’Assessore alle Politiche giovanili del Comune di Minturno Manuela Cappuccia; Mario Leone, segretario del Movimento Federalista Europeo per il Lazio; Pietro Vitelli, vicepresidente della sezione Lazio dell’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa e Alessandra Pedagna Leccese, segretario del Movimento federalista europeo di Gaeta.
I lavori, finalizzati a preparare i ragazzi che parteciperanno al XXXIV Seminario nazionale di formazione federalista in programma a Ventotene dal 30 agosto al 4 settembre, proseguiranno per l’intera giornata con lezioni e laboratori di gruppo incentrati sulla storia dell’europeismo e le sfide del futuro, tra innovazione, ambiente ed occupazione. Nel tardo pomeriggio, visita al Cisternone romano e al Museo archeologico nazionale di Formia. Il programma prosegue domani domenica con relazioni, gruppi di lavoro e questionari. Chiusura alle ore 12.
“Questo percorso di formazione e approfondimento – ha dichiarato il Sindaco Sandro Bartolomeo nel corso del suo intervento – avviene in una città che ha dato ospitalità ad Antonio Gramsci e Amadeo Bordiga, da cui sono partiti tutti i prigionieri che il regime fascista confinò sulle isole di Ponza e Ventotene. Quei luoghi furono il laboratorio di una grande idea che dobbiamo custodire e tutelare dalle derive di disgregazione che oggi partono dai fronti più diversi, non ultima l’Inghilterra che ha indetto il referendum per l’uscita dall’Unione Europea. Dobbiamo ragionare sui motivi che stanno mettendo in crisi il progetto di integrazione. Il rischio è quella di una nuova polverizzazione che porterà alla riaffermazione di interessi nazionali e all’affossamento del sogno lanciato dal Manifesto di Ventotene. Nel mondo si riaffacciano grandi conflitti. Pensiamo al fronte russo-ucraino, a quanto avviene in Turchia e al fenomeno dell’immigrazione che assume contorni sempre più drammatici. L’Europa deve decidere se restare un continente di privilegiati e se può permettersi di rifiutare la pressione di popoli che scappano da guerre, fame e miseria. Succede dalla notte dei tempi, la storia ce lo insegna. Ma milioni di persone non possono essere accolte senza un programma integrato di sviluppo fondato sulla convinzione che gli altri sono una risorsa e non un fastidio. Problematiche – ha concluso il primo cittadino – che sono decisive per voi giovani. Guai a pensare: io sto bene e di voi non mi interesso. Ciascuno faccia la sua parte. I giovani studino e si confrontino su questi temi perché è da loro che parte il futuro di noi tutti”.