Per oltre 10 anni hanno percepito indebitamente una milionata di euro in più tra premi e accessori.
I dirigenti del Comune di Formia hanno fatto di tutto, con la complicità della politica, per sanare le violazioni rilevate dagli ispettori del Ministero dell’Economia e della Ragioneria dello Stato, ma alla fine il nodo al collo si sta stringendo.
Una cosa simile, che descriveremo dettagliatamente subito dopo, è già accaduta lo scorso anno a Pomezia, dove il sindaco è del Movimento 5 Stelle. Stessa ispezione del ministero, stessi rilievi mossi, più o meno stesse cifre da restituire. Ebbene, la giunta municipale non ha tentato alcun salvataggio dei dirigenti, ma ha solamente preso atto delle contestazioni, obbligando i dirigenti a restituire il maltolto.
Questo è il link della delibera di giunta municipale di Formia di venerdì scorso che prende atto dell’ispezione ministeriale:
HYPERLINK
“http://www.comune.formia.lt.it/binary/prtl_comune_formia/formia_normativa/dgc_54_2017.pdf” “http://www.comune.formia.lt.it/binary/prtl_comune_formia/formia_normativa/dgc_54_2017.pdf
Per quanto riguarda Formia, la storia è questa:
Ogni anno il Comune di Formia sottoscrive il contratto decentrato per i dipendenti e i dirigenti comunali. Attraverso questo strumento, soprattutto i dirigenti, si attribuiscono e spartiscono centinaia di migliaia di euro di premi e accessori;
dal 26 maggio al 18 luglio 2008 c’è stata una prima verifica contabile da parte del Ministero dell’Economia che ha mosso rilievi e contestazione alla distribuzione a pioggia di questi premi;
i dirigenti hanno provato a controdedurre i rilievi mossi dal Ministero, ma nel frattempo hanno continuato a spartirsi i premi, aumentandoseli di anno in anno;
il 6 novembre 2015 il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato non ha ritenute esaustive le controdeduzioni prodotte dai dirigenti e ha disposto un immediato accesso ispettivo diretto ad “accertare i provvedimenti concretamente adottati dall’Ente per il superamento dei rilievi sopra indicati”;
per questi motivi il Ministero dell’Economia ha disposto una nuova ispezione;
durante questa ulteriore verifica, l’ispezione ha sancito l’indebito fondo per il personale non dirigente nel periodo 2003/2007 pari ad € 376.757,00 (erronea quantificazione per il biennio 2010-2012 in circa 300.00,00 – oltre verifica annualità dal 2013 al 2016);
l’illegittimo utilizzo di parte dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie relative agli accertamenti delle violazioni del codice della strada per il pagamento di incentivi al personale dì vigilanza (progetti finalizzati alla sicurezza stradale), in violazione della normativa vigente;
l’illegittimo utilizzo delle risorse del fondo per il trattamento accessorio del personale, con particolare riguardo:
a) all’impiego delle risorse del fondo destinate alla alte professionalità per altri scopi non previsti dal contratto;
b) alla corresponsione della produttività sulla base di meccanismi automatici legati alla presenza o in maniera indistinta;
c) all’erogazione di somme a titolo di incentivo al di fuori dei parametri previsti dall’art. 18 della legge 109/1994.
per tentare di apparare la situazione e sanare tutto il pregresso, il Comune di Formia ha ritenuto di poter superare quanto rilevato in sede ispettiva adottando, a tal proposito, la deliberazione della giunta comunale n. 115 del 06.05.2015 (oggi misteriosamente sparita dall’Albo Pretorio on line);
con la medesima deliberazione si autorizzava la sottoscrizione del contratto integrativo per gli anni 2009-2010-2011-2012-2013-2014, contratto regolarmente sottoscritto. Praticamente una sorta di sanatoria per il pregresso;
In sede ispettiva si è constatato che la richiamata deliberazione di G.C.n.115 del 06.05.2015 si “è formata su un presupposto erroneo in quanto diversamente da quanto riportato nella proposta di deliberazione, non risulta rispettato il Patto di Stabilità”;
l’amministrazione di Formia, quindi, secondo quanto asserito dalla Ragioneria dello Stato, “non ha rispettato anche uno solo dei sopra richiamati presupposti oggettivi necessari per il ricorso all’operatività di cui all’articolo 4, comma 3 del D.L. 16/2014, e la stessa non può usufruire della “sanatoria” prevista dal legislatore… ”;
due giorni fa, quindi, la giunta municipale di Formia ha annullato la delibera di sanatoria del 2015 “e tutti gli atti conseguenti e diretti, in quanto costituita in violazione di legge”
nella stessa delibera di giunta si chiede agli uffici di provvedere a “un’attenta ricognizione dei fondi dal 2008 ad oggi sia per il personale del comparto che per il personale dirigente” e di “procedere ad una accurata riquantificazione delle economie verificate dal 2008 ad oggi dall’anno 2013 fino a tutto il 2016”;
Insomma, tutti i premi annuali corrisposti dal 2007 a oggi a dirigenti e funzionari, sono illegittimi, come da stessa ammissione della giunta municipale.
Ora ci attendiamo che i proventi illegittimamente corrisposti vengano immediatamente restituiti, come già avvenuto, ad esempio, a Pomezia, e si provveda immeditatamente a regolamentare, ai sensi delle leggi e dei contratti vigenti, i cosiddetti premi e accessori che ogni anno si spartiscono i dirigenti e i funzionari, depredandoli dalle casse del Bilancio Comunale. Si chiede, in buona sostanza, di dare immediatamente seguito alle rilevazioni degli ispettori del Ministero dell’Economia e della Ragioneria dello Stato, affinché si sani questa enorme irregolarità contabile che pesa sui nostri tributi comunali.
Il gruppo comunicazione del meetup “Formia 5 Stelle”