“Sull’asilo nido ancora nessuna notizia. I genitori di oltre quaranta bambini sono appesi ai commenti su facebook della Sindaca, che continua ad usare – peraltro male – i social network al posto dei canali istituzionali, alla faccia delle Sardine“. Così il Consigliere Comunale di Formia, Claudio Marciano
“L’appalto per la nuova gestione non è stato ancora affidato in via definitiva. All’albo pretorio, sul tema, non risulta nulla. Voci di corridoio indicano che ad aggiudicarsi l’affidamento sarebbe stato il Consorzio Intesa, che ha già gestito l’asilo nido in passato, facendo crollare le iscrizioni della metà, vedendo inquisita una propria dirigente per turbativa d’asta, e il cui presidente ora va a minacciare di querela i genitori che si consentono di esprimere dubbi sulla credibilità dell’azienda. A questo si aggiunge che la struttura che dovrebbe ospitare la nuova gestione – realizzata grazie a fondi regionali ottenuti dalla precedente amministrazione – non è stata ancora completata, né arredata. Ospitare solo 30 bambini, in via eccezionale 35, quando i bambini che hanno fatto richiesta di iscrizione nell’ultimo anno sono 52, e la potenziale utenza di Formia è pari almeno al doppio. L’appalto per la nuova gestione è stato bandito a Luglio, in gravissimo ritardo rispetto alla scadenza del precedente affidamento. Un cambio di gestione, di progetto educativo, di arredi e perfino di struttura durante l’anno scolastico rischia di compromettere l’inserimento e l’adattamento dei bambini. La nostra richiesta, che segue quella già formalizzata dal comitato dei genitori dell’asilo, è di non far pagare i ritardi dell’amministrazione ai bambini e di prorogare l’attuale servizio fino a Settembre 2020. Inoltre, di tornare in Consiglio Comunale con i numeri del servizio, per valutare quale sia la governance più adeguata per il futuro. Noi riteniamo, infatti, che oggi le iscrizioni al nido siano ancora troppo basse rispetto ai bisogni reali dell’utenza, e che agendo sulle rate, anche attraverso i fondi messi a disposizione dal governo nazionale sul tema, si possa aumentare la domanda e tenere aperte entrambe le strutture. Riteniamo inoltre che fare un appalto ogni tre anni per la gestione di un servizio così delicato sia una pessima idea, così come quella di ricorrere al mercato, facendo prevalere su un tema che coinvolge l’educazione dei bambini le logiche della concorrenza. Siamo quindi per una gestione pubblica dell’asilo nido che dovrebbe essere realizzata attraverso l’azienda speciale sui servizi sociali (a cui andrebbero affidati anche tutti gli altri servizi a domanda individuale e di rilevanza sociale) di cui si parla da anni, ma che l’egoismo finanziario del Comune di Gaeta, e l’incapacità politica di quello di Formia, ha finora impedito“.