Dopo il successo de “Il fiero pasto – Degustazioni dai Canti VI e XXXIII dell’Inferno” con le sue oltre 1500 richieste di ingresso ai Criptoportici, la Compagnia Teatrale Costellazione prosegue il suo percorso artistico nel segno del binomio teatro-archeologia. Lo fa portando in scena “Motel inferno – Variazioni sul III e V Canto dell’Inferno di Dante”, in programma il 22, 23 e 24 settembre presso il Cisternone romano di Castellone. L’evento è patrocinato dal Comune di Formia.
Scritto e diretto da Roberta Costantini, Marco Marino e Roberto Costantini, lo spettacolo “corto” itinerante sarà ripetuto no-stop dalle ore 19.30 alle ore 24. L’ingresso è gratuito, ogni venti minuti, con prenotazione obbligatoria (cell. 328-7518726 disponibile dalle ore 9:00 alle ore 14:00).
Il progetto artistico “Archeologia dell’Inferno”, di cui fa parte anche “Il fiero pasto”, si inserisce in quell’originalissimo percorso teatrale che, ormai da anni, la Compagnia Teatrale Costellazione ha intrapreso nella rappresentazione dell’Inferno dantesco nei Siti Archeologici più significativi e suggestivi della città di Formia. Non di mera lettura si tratta ma di “corti teatrali” particolarmente apprezzati per la loro innovazione e creatività, che fanno spettacolo delle idee e della filosofia del Sommo, esaltandone l’innata musicalità con corali e assoli, vocali e coreografici, godendo della solennità dei secoli che trasudano dalla pietra. In un luogo così evocativo come il Cisternone Romano del I secolo A.C. che, per sua natura, ben si presta all’ambientazione emotiva dell’Opera dantesca, il pubblico, novello Dante, discende agli inferi incontrando Minosse e la sua corte.
Il grottesco tenutario, demone crudele dai tratti grotteschi, accoglie i visitatori cingendosi con una singolare coda per decretarne la condanna. Le voci inascoltate delle anime dannate, il racconto straziante di Paolo e Francesca: tutto questo e molto di più hanno garantito il successo dello spettacolo nelle precedenti repliche formiane. Un’affascinante performance che ha mantenuto intatto il senso profondo della storia narrata nel V canto, mutandone però le connotazioni: la voce di Francesca diviene la voce di tutte le donne che vivono e muoiono d’amor, la “bufera infernal che mai non resta” diviene una bufera di voci e un tango figurato, il “vizio di lussuria” diviene una Sirena che strega le anime col suo canto. “Motel Inferno”, che registrò un boom favoloso di oltre 3000 presenze in 6 serate al suo debutto a Formia nel 2014, è un passaggio, una permanenza breve dello spettatore nel luogo che lo ospita, dal carattere anche vagamente clandestino, quale appunto fu l’amore di Paolo e Francesca
Premiata 87 volte a livello nazionale, la Compagnia Teatrale “Costellazione” dal 21 al 30 agosto scorso ha rappresentato l’Italia al Festival Mondiale di Teatro di Montecarlo portando in scena “Il gioco delle rose”, selezionato tra i 24 migliori spettacoli internazionali degli ultimi quattro anni. Nelle due serate di repliche, lo spettacolo è stato salutato dalla standing ovation della “Salle Garnier”, posta all’interno del Casinò di Montecarlo, rivelandosi uno degli spettacoli più acclamati dell’intero festival.
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