«Insediati a stagione in corso, abbiamo fatto il possibile per coniugare le esigenze degli operatori turistici con il sacrosanto diritto dei residenti alla quiete notturna. Con più tempo, lavoreremo per garantire l’applicazione delle regole con un sistema di controlli tecnologicamente all’avanguardia». Così l’assessore alle Attività Produttive Clide Rak sulle proteste avanzate dai residenti per l’alto volume della “movida” cittadina. «La situazione di Vindicio e di altre zone di Formia, residenziali ma ricche di esercizi con intrattenimento serale, è stata una delle prime emergenze affrontate da questa amministrazione. Il calendario stilato per gli eventi – spiega l’assessore – è il frutto di scelte condivise nei tavoli tecnici avuti con esercenti, residenti e forze dell’ordine. Il problema è che negli ultimi giorni i calendari non sono stati rispettati dagli esercenti e, allo stato, non disponevamo delle risorse necessarie per esercitare un’efficace attività di controllo e repressione degli abusi. Al più presto, il gap sarà colmato perché doteremo il settore Ambiente di un tecnico specializzato nel rilevamento dell’impatto acustico che opererà con l’ausilio di fonometri. Quanto ai Vigili, i turni sono stati rimodulati e ulteriori contatti sono stati avviati con le forze dell’ordine per avere maggiori garanzie circa il monitoraggio notturno dei locali, proprio al fine di tutelare la quiete dei residenti. Agli esercenti è stato nuovamente distribuito il calendario cui dovranno attenersi. Da settembre si provvederà ad una programmazione annuale che terrà conto degli strumenti di cui presto il Comune entrerà in possesso». Una cosa è certa, sostiene l’assessore: «Questa non è la terra di nessuno. Le regole ci sono e vanno rispettate, per l’interesse di tutti. In sinergia con le forze dell’ordine, faremo uno screening delle autorizzazioni rilasciate. Contestualmente – conclude -, provvederemo alla formazione ed informazione degli esercenti che intendono offrire musica dal vivo. Perché, prima di accendere gli amplificatori sappiano quali regole sono tenuti a rispettare».