Formia, nella Chiesa di S.Erasmo arrivano i Re Magi

IMG_1987di Silvana Severino

 

Il giorno dell’Epifania, giorno in cui si è seguita una stella e ci si è messi in cammino per salutare e dare i propri doni al Re dei re, sono giunti a Formia, nella Chiesa di S.Erasmo, dopo la celebrazione della messa delle 11,00, i tre Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

Con i loro abiti ricamati, i copricapi regali hanno fatto la loro entrata accompagnati dai canti e dagli sguardi stupiti dei tanti bambini presenti con le proprie famiglie che hanno ascoltato le loro storie personali. Così Melchiorre dice di venire dalla Persia e di portare oro, adatto a un grande Re e di aver sentito, come altri suoi pari, la necessità di mettersi in cammino; poi Baldassarre partito dal regno d’Arabia, dove c’è solo deserto, rivela di soffrire di solitudine e di aver avvertito il bisogno dell’incontro con Qualcuno e di aver portato con sé, la mirra, resina profumata; alla fine Gaspare, dall’India, terra di serpenti e magia con il suo scrigno pieno d’incenso. Il loro viaggio termina davanti ad un bambino, alla luce di un volto raggiante, al Re dei re.

Come ha ricordato don Alfredo Micalusi, nella sua omelia “i bambini hanno davvero un volto solo e sono luce non ombra”, proprio questo hanno dimostrato i bimbi presenti oggi, quando i re Magi hanno letto alcune letterine scritte per Gesù Bambino. Luca,10 anni, prega “di far smettere le guerre”, Francesco, 5 anni, davanti a quel Bambinello chiede un fratellino o una sorellina, Giosuè e la piccola Rachele mostrano un loro disegno, mentre Maria Teresa scrive: “ bisogna pensare ai bambini più poveri, a me basta solo un po’di cioccolata”. Alla fine di quest’incontro i tre Re Magi, donando un sacchettino con caramelle, biscotti e cioccolatini, hanno accontentato Maria Teresa e tutti quei bambini più timidi che hanno tenuto nel loro cuore i loro desideri e speranze in un mondo migliore.

E oggi, grazie a don Alfredo Micalusi, al gruppo della Pastorale dei ragazzi e alle comunità del Cammino Neocatecumenale, si è creato un momento speciale di vera unione in cui grandi e piccoli,guardando quella stella illuminare quel volto, hanno dimenticato l’ IO per pensare di più e, in modo gratuito, al NOI.

 

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