L’esplosione della criminalità organizzata che impone la sua “legge” e il suo potere, condizionando l’economia del territorio, ha tra le attività di interesse quella del gioco d’azzardo, e non solo di quello illegale, ma anche di quello lecito regolamentato dallo stato, che in Italia sta distruggendo persone, famiglie, comunità.La patologia da gioco d’azzardo rappresenta una delle piaghe più pericolose del nostro tempo. Puntare denaro attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, ma anche Lotto e Superenalotto può creare una dipendenza simile a quella da stupefacenti, causando danni ingentissimi per i giocatori, per le famiglie e rivelandosi sempre più spesso anche anticamera dell’usura.
Dati riferiti al 2012 dicono che in Italia il gioco d’azzardo lecito rappresenta 100 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di tasse, 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate, 2 milioni di persone a rischio dipendenza, 800.000 giocatori patologici, 500.000 minorenni.
Viste le tragiche conseguenze di questa problematicità, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali di Gaeta (coordinamento di associazioni e movimenti ecclesiali presenti nell’arcidiocesi di Gaeta comprendenti circa 3000 persone), ha iniziato un percorso di iniziative per contrastare il gioco d’azzardo articolato secondo tre direzioni: la prima consistente nel far pressione sulle amministrazioni comunali per una corretta regolamentazione delle sale da gioco, la seconda nel dissuadere le persone dall’uso delle “macchinette e biglietti mangiasoldi” attraverso corsi formativi nelle scuole e convegni cittadini e la terza nell’istituzione di un centro di ascolto come spazio di orientamento e consulenza, il tutto in collaborazione con l’Associazione Solidarietà Onlus.
Nell’ottica di promuovere la giusta conoscenza della patologia da gioco d’azzardo, di cui non è ancora pienamente percepita la consapevolezza come nuova forma di dipendenza, e fornire degli strumenti per aiutare i soggetti potenzialmente a rischio a superare tale disagio, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali di Gaeta organizza un convegno sul tema: “Non è un gioco. No Slot. Contrasto al gioco d’azzardo: che fare?” il 27 giugno 2015 alle ore 19.00 presso Sala Ribaud, Comune di Formia, via Vitruvio 190.
Al convegno, moderato dal giornalista Andrea Brengola, interverranno il dott. Carlo Cefaloni, redattore di Città Nuova e autore del volume “Vite in gioco, oltre la slot economia” e l’associazione di settore Solidarietà onlus. Sono invitati a prendere parte al dibattito gli amministratori dei comuni all’interno dell’Arcidiocesi di Gaeta, la Caritas diocesana, gli Uffici Pastorali della Famiglia e dei Problemi Sociali, le Associazioni dei Commercianti e dei Consumatori.
Dal convegno si auspica la nascita di un movimento di nuove idee contro la diffusione dell’azzardo, per rimettere in gioco le vite in un’altra direzione, premiando gli esercenti di attività commerciali che si ribellano al guadagno facile delle slot e riscoprire il senso del gioco vero, quello relazionale.