Formia, numeri importanti per la mostra-laboratorio antiusura, Fedele-Menanno: “L’educazione dei ragazzi è il primo antidoto contro l’illegalità e le mafie”

Circa 600 tra bambine, bambini e adolescenti formiani. Venti classi coinvolte tra scuole primarie e secondarie di I e II grado. Decine di lezioni, workshop e laboratori differenziati in base all’età. Sono i numeri del progetto antiusura conclusosi domenica alla torre di Mola. Una settimana di incontri, attività didattiche e formative promosse dall’Amministrazione comunale e dallo Sportello Antiusura con l’obiettivo di insegnare ai ragazzi i principi basilari dell’economia ed indirizzarli ad un uso responsabile del denaro. Sullo sfondo il successo della mostra “Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità” tenutasi a Firenze nella cornice di Palazzo Strozzi, l’interazione tra arte, storia ed economia, in un interessante circuito visivo che parte dal Rinascimento e arriva ai giorni nostri.

L’educazione dei giovani all’uso del denaro – sostiene Veronica Fedele, responsabile dello Sportello Comunale Antiusura – è uno dei nostri principali obiettivi. Nel corso di questo anno, sono numerose le iniziative che abbiamo messo in campo dirette ai più giovani al fine di far comprendere loro il reale significato del denaro e gli innumerevoli pericoli che possono celarsi dietro un suo uso poco responsabile. Con la mostra laboratorio ‘denaro e bellezza’ è stato possibile affrontare in modo del tutto nuovo ed innovativo tali tematiche: attraverso la rappresentazione dell’arte rinascimentale e le curatissime spiegazioni delle operatrici della cooperativa Sigma, numerose scolaresche formiane hanno verificato quanto fenomeni attuali, come usura, prestito e commercio, esistessero in Italia e con modalità del tutto simili, anche più di cinque secoli fa. La loro vivace e interessata partecipazione è stata la migliore risposta che potevamo ottenere. Ci dà lo stimolo per avviare ulteriori iniziative di analogo valore formativo”.

I laboratori – sostiene Patrizia Menanno, delegata alla Legalità del Comune di Formia – hanno sperimentato con successo una formula innovativa ed intelligente. Attraverso la letture delle immagini proposte e in un dialogo continuo tra didattica e gioco, i ragazzi hanno imparato il concetto di usura e il significato di termini basilari dell’economia, la differenza tra le varie monete, la nascita del sistema bancario moderno. Un percorso importante di acquisizione di competenze trasversali, fondamentali per leggere e interpretare in maniera critica e attiva il linguaggio delle arti e quello multimediale, rielaborando segni visivi, codici e linguaggi non verbali. L’arte e la musica sono linguaggi universali, strumenti potentissimi per favorire i processi educativi. Noi crediamo fermamente che l’educazione alla legalità sia l’unico modo per sconfiggere la corruzione, le illegalità e le mafie. Siamo sempre più convinti, come diceva Giovanni Falcone, “che la mafia si vincerà cambiando completamente la società, attraverso un esercito di giovani educati alla legalità.” La nostra Amministrazione ce la sta mettendo tutta. Un grazie particolare va alla Prof.ssa Sebregondi e a Susanna Holms che hanno permesso di riproporre a Formia la mostra fiorentina di Palazzo Strozzi e a Iliaria Masi e Lycia Brunetti che hanno realizzato laboratori e materiale appositamente per il progetto di Formia”.

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