Ludovico Caiazza l’assassino reo confesso del gioielliere romano Giancarlo Nocchia, purtroppo, scontera’ pochi anni di galera.Il bieco, feroce e vile assassino del maestro gioielliere Nocchia non sarà condannato all’ergastolo – come giustamente sperano i parenti della vittima e le persone perbene – per i seguenti motivi.
- Perché l’omicidio è del tipo non premeditato ma omicidio d’impeto, in seguito alla perdita del controllo e per reazione di autoconservazione.
- Perché l’arma del delitto l’ha trovata sulla scena quindi non era pronto a uccidere, ma “solo” a rubare.
- Perché nemmeno si è dimostrato soggetto organizzato, previdente e freddo nella fase post delictum….altrimenti non avrebbe lasciato tracce biologiche, papillari e della propria immagine.
- Perché era organizzato mentalmente e logisticamente “solo” a rubare ma non a uccidere, quindi ha ucciso in preda alla paura di andare a finire in galera ed è scivolato nell’eventuale over killing (numeri eccessivo di colpi…), perché non consapevole totalmente di quello che stava facendo e perché instabile mentalmente (vedasi il suo background).
- Perché era in uno stato di alterazione psichica e in uno stato ossessivo compulsivo tale da fargli perdere i freni inibitori.
- Ricordo che Caiazza era stato in carcere per stupro nei confronti di una ragazza e che poi ha ucciso, così come anche Mario Alessi, il vile rapitore ed assassino del piccolo Tommaso Onofri, precedentemente aveva stuprato una ragazza.
DETTO QUANTO RIVOLGO TANTA SOLIDARIETÀ AI FAMILIARI DELLA VITTIMA È UNA CRITICA ALLE NORME CHE PERMETTONO A DELINQUENTI ASSASSINI IRRISPETTOSI DELLA VITA UMANA E DEI VALORI DI CONVIVENZA CIVILE A NON CREPARE IN GALERA.
Omnia munda mundi.