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Formia, patto per il nuovo sistema di portualità

Su proposta dell’Assessorato al Demanio, si è tenuta una apposita riunione presieduta dal sindaco Paola Villa con la partecipazione del presidente del consiglio comunale, dei presidenti delle commissioni consiliari Urbanistica e Lavori Pubblici, del capo di gabinetto e del progettista, Arch. Aurelio Meloni, incaricato dall’AREMOL (agenzia regionale per la mobilità del Lazio) di redigere il Piano regolatore portuale di Formia.

Si è trattato del primo di una serie di incontri che l’assessorato, d’intesa con il sindaco e il professionista incaricato, intende promuovere per favorire la più ampia partecipazione al percorso di formazione dell’importante strumento regolatore di settore promosso dalla Regione che incrocia, per una fortuita e fortunata coincidenza, quello che oramai volge alla sua fase di redazione conclusiva, della variante al PUA (piano di utilizzazione della arenile) vigente.

Le due progettualità – l’una in fieri e l’altra avanzata – costituiscono un’occasione irripetibile alla quale sono chiamati a concorrere la politica ma anche gli ordini professionali, le associazioni di categoria, il mondo imprenditoriale e datoriale, oltre che la Capitaneria di Porto e le altre forze dell’ordine interessate, tutti i portatori di interesse che in una parola vengono individuati come stakeholder.

In vista del prossimo incontro, programmato per il mese di settembre, gli uffici del Settore Urbanistica e Demanio, sono stati già attenzionati a fornire massima e pronta collaborazione per agevolare la ricomposizione dello scenario attuale del Porto (stato di fatto, proposte, progetti, cornice normativa, ecc) al fine di coadiuvare la spedita delineazione del quadro delle potenzialità e opportunità del sistema portuale di Formia.

“Il progettista incaricato, che pubblicamente sento il dovere di ringraziare per la sollecita disponibilità – commenta l’assessore Paolo Mazza – ha precisato che l’obiettivo del redigendo Piano regolatore portuale sarà la riqualificazione dell’esistente cui sarà, tuttavia, possibile imprimere nuove e specializzate destinazioni allo scopo di incrementarne l’accessibilità marittima, dotandolo di adeguate infrastrutture e performance nei terminal ma soprattutto pianificando una capillare accessibilità terrestre in termini di connessioni stradali da/per il Porto”.

Sforzo comune, pertanto, dovrà essere quello di contribuire, ciascuno con il proprio bagaglio di esperienze e competenze ma anche con la propria “sensibilità di abitante” del Porto e della città, a individuare azioni, obiettivi e strategie tese a rinforzarne la competitività e al suo riposizionamento strategico nel panorama del sistema logistico regionale e nazionale.

“Da assessore anche all’Urbanistica – prosegue Mazza – tuttavia, non posso non evidenziare come la redazione del Piano regolatore portuale di Formia costituisce uno slancio in più per avviare, in concreto, un virtuoso processo di autorigenerazione urbana; non si tratta infatti soltanto di riconfigurare il Porto esistente – pure traguardandone inevitabilmente e contestualmente la possibilità di ampliamento – si tratta di attuare sinergicamente un progetto urbano, di effettuare un innesto urbanistico-edilizio, di stimolare il metabolismo urbano in un ambito territoriale – quale quello portuale – particolarmente significativo; si tratta di pianificare un tratto importante di città per farne uno spazio di ricucitura urbana, un rammendo tra terra e mare, una sutura riparatrice di quella felice contiguità naturale malamente interrotta dall’opera artificiale dell’uomo”.

“Progettare la riqualificazione del Porto di Formia, prospettarne e prepararne l’ampliamento, non potrà prescindere dal ripensare al sistema della mobilità e della sosta nelle aree a ridosso e al servizio dello stesso, non potrà non costituire il pretesto per realizzare – a cerniera tra terra e mare – uno spazio pubblico polifunzionale (coperto e scoperto) che restituisca alla città la sua agorà, che restituisca ai cittadini di Formia itinerari pedonali ricchi di attrattività e di servizi”, conclude l’assessore.

Questo il PATTO non scritto, perché tutto ancora da scrivere insieme, attorno al quale l’Assessorato intende, a partire da settembre, stringere intese e percorsi partecipativi, con le forze e le energie più propositive della città.

 

L’Assessore all’Urbanistica Patrimonio e Demanio Marittimo – Paolo Mazza

redazione

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