La necessità di operare su di un quadro d’assieme del territorio ci spinge a costruire una rete di confronto e di iniziativa politica che va oltre i confini del singolo comune e dello stesso partito. Naturalmente il confronto è con tutte le realtà associative operanti sul territorio, ma le iniziative politiche sono finalizzate allo sviluppo sostenibile e alla qualità della vita delle comunità del golfo e delle isole pontine.
Il quadro che emerge dall’analisi dei dati ISTAT per i comuni del Golfo di Gaeta impone una riflessione su quello che una volta si sarebbe chiamato “modello di sviluppo”. Oggi, con un mondo globalizzato, non è più sufficiente che ciascun comune vada per conto suo. Occorre ragionare a livello comprensoriale, se non di area ancora più vasta. Il superamento della provincia e la riorganizzazione dei servizi (vedi ad esempio la Giustizia con la chiusura della sezione distaccata del tribunale a Gaeta) deve spingerci a immaginare e ottenere soluzioni alternative valide che ne consentano la piena fruibilità. Innanzitutto occorre partire da un’analisi economica e demografica, comprenderne l’evoluzione e realizzare politiche capaci di garantire crescita e tutela ambientale. Facciamo un esempio.
Non deve trarre in inganno l’attuale situazione di redditi più alti rispetto al territorio circostante, perché la buona notizia è legata alla presenza di un alto numero di pensionati e a marcate posizioni di rendita. Essa non è destinata a ripetersi perché il numero di quelli che oggi lavorano è inferiore, per cui i pensionati futuri diminuiranno; le pensioni saranno più povere, perché contributive e non retributive; la concorrenza nel settore turistico e le nuove regole europee sulla gestione dei beni comuni (es. demanio e spiaggia), su cui è fondata gran parte dell’economia della zona, eroderanno le favorevoli condizioni attuali.
Se aggiungiamo l’altissimo numero di giovani diplomati e laureati che migrano all’estero o in altre città d’Italia per trovare lavoro, sottraendo capacità ed energie al capitale sociale del Golfo, si vede bene che c’è da preoccuparsi. Ci saranno meno soldi in circolazione e il declino dei consumi, dei commerci, delle professioni sarà inarrestabile.
Le risposte date dalla politica in alcune realtà, di fronte a questo quadro, sono spesso al di sotto delle aspettative. S’interpreta la crisi senza coglierne la gravità. E senza fare rete. Esempi tipici sono le tematiche comprensoriali non più procrastinabili: l’allargamento dell’Autorità Portuale agli altri comuni del Golfo; la gestione coordinata delle tematiche legate all’inquinamento e al pontile petroli; la creazione ed organizzazione di servizi comuni per la promozione turistica, l’igiene urbana e la cura del verde.
Ci si rende perfettamente conto che è difficile cedere e condividere “pezzi di potere”, ma appartiene ai conservatori la difesa dello status quo e non certo a coloro che si dichiarano progressisti. Per questo occorre rimarcare le differenze politiche e rifuggire da effimere alleanze con chi, della difesa del suo sistema di potere, fa la cifra del proprio comportamento politico. In alcune realtà esiste un grave ritardo di fronte alle nuove sfide che emergono dall’affermarsi di politiche comprensoriali.
Ma è possibile un cambiamento? Esistono movimenti politici, associazioni e gruppi che sono aperti al ragionamento sulle politiche comprensoriali. Essi non sono tutti riconducibili alla sfera del centro sinistra e, paradossalmente, questa trasversalità può rappresentare un punto di forza al fine di realizzare indirizzi ed azioni organizzate utili per ottenere risultati.
E’in gioco il futuro dell’intera rada e di quanto vi si rapporta, vedi le isole pontine con i collegamenti via mare e tutte le altre relazioni della vita pubblica e sociale.
Di fronte a ciò il Partito Democratico vuole raccogliere la sfida e mettere in campo politiche alternative rispetto a chi crede di poter continuare ad amministrare senza idee strategiche e con molta logica localistica. Per fare ciò il coordinamento di zona del PD intende promuovere a Gaeta, nei prossimi giorni, un incontro pubblico sul tema “IDEE A CONFRONTO PER LA COMUNITA’ DEL GOLFO”: un tavolo di lavoro aperto al pubblico volto alla organizzazione di sinergie e programmi per un adeguato e veloce avvio di politiche comprensoriali finalizzate al reale sviluppo e tutela dei nostri territori.
Coordinamento Cittadino Pd Formia
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