“La Confcommercio chiarisca una volta per tutte la sua posizione”. Il Sindaco Sandro Bartolomeo commenta così la petizione di firme raccolta contro la Tares da Ascom-Confcommercio, Araf, Sib e Centro Commerciale Naturale “Le due torri”. “A livello provinciale – ricorda Bartolomeo – la Confcommercio accetta la nostra proposta di convocare un tavolo affinché i comuni e le associazioni insieme facciano pressioni sul governo per attenuare gli effetti di una tassa esosa e pesante per le categorie economiche di tutta la provincia. A livello locale, attraverso le sue organizzazioni territoriali, promuove raccolte di firme e chiede la convocazione di un Consiglio straordinario, come se l’applicazione della Tares fosse solo un problema della città di Formia. Mi chiedo: perché c’è questa diversità di comportamento rispetto ai tanti altri comuni della provincia che l’hanno applicata e, in tanti casi, in modo molto più pesante? Cosa nasconde questo comportamento? Se c’è un problema politico verso la nostra amministrazione la Confcommercio e il presidente Zottola lo devono dire con chiarezza perché questo comportamento ambivalente tra i vertici provinciali e locali non è più tollerabile. Abbiamo bisogno di collaborare con tutte le organizzazioni del territorio – prosegue il primo cittadino – ma questo deve avvenire con la massima chiarezza e tutti devono avere il senso di responsabilità di dire come stanno realmente le cose. La Tares è una tassa imposta dal governo. Formia la applica come tanti altri comuni della provincia e non è disponibile a passare come un’eccezione negativa. A questo gioco – conclude – non ci stiamo più”.