“Si tratta – spiega – di una pratica nata da una variante adottata il 21 giugno del 2010, sotto la consiliatura Forte. Successivamente ha acquisito tutti i pareri dagli Enti e le Autorità competenti. Con delibera di Consiglio Comunale dell’11 luglio 2012, sempre sotto la consiliatura Forte, veniva quindi approvata una riduzione volumetrica con conseguente nuova acquisizione dei richiesti pareri. Interpellata dall’Ufficio e dal sottoscritto, la Soprintendenza ha comunicato l’esigenza di effettuare un’indagine preventiva, senza però nulla ostare alla realizzazione dell’opera. Con motivate osservazioni dell’Ufficio, si è ottenuto dalla ‘Irlanda Immobiliare’ anche un cambio di destinazione d’uso del piano terra del fabbricato, da commerciale ad uffici, nella convinzione che, interessando l’intervento il centro abitato, si dovesse ad ogni costo evitare un aggravio dell’impatto sulla viabilità e, in genere, sulla sostenibilità urbana del centro”.
Dunque, “attesa l’assoluta conformità urbanistica dell’intervento al piano regolatore vigente e alle norme del settore”, la proposta di delibera, sostiene Masiello, “rappresentava per questa Amministrazione e per il sottoscritto un atto dovuto, essendo la decisione politico-amministrativa di competenza esclusiva del Consiglio. Questo anche al fine di evitare contenziosi ed eventuali richieste risarcitorie nei confronti del Comune. L’Ente è già risultato soccombente al Tar e sottoposto ad un commissario ad acta quando, per l’intervento in questione, mancò di adempiere all’adozione dei piani attuativi”. Insomma, “la ferrea volontà di quest’amministrazione di adottare una politica di consumo zero del suolo, a tutela degli equilibri urbanistici e ambientali, del paesaggio e della qualità della vita, non può inficiare diritti riconosciuti anche giudizialmente, di chiunque essi siano. Questo è quanto richiedono i principi di una buona amministrazione, ossequiosa delle norme”.
L’Assessore Masiello torna anche sulle motivazioni che hanno spinto ad un rinvio del punto all’ordine del giorno. “Si è voluto gettare un altro po’ di fumo – dice -. Per quanto mi riguarda, non posso che confermare quanto illustrato in Consiglio. Il rinvio della discussione è la logica conseguenza del punto precedente, non discusso per l’interruzione della seduta, con l’assise che avrebbe dovuto discutere la preso atto di una modifica imposta dal legislatore – la revoca della legge 30/74 –, provvedimento che andrebbe ad incidere anche sul lotto dell’Irlanda Immobiliare, modificandone completamente cornice e condizioni. In un’ottica di trasparenza dell’azione amministrativa, si è deciso di ritirare il punto”.
Le ricostruzioni della stampa associano la pratica della “Irlanda Immobiliare” all’inchiesta della Procura sul presunto “Sistema Formia”. “Allo stato – sostiene Masiello –, l’Amministrazione non è a conoscenza di alcun provvedimento di qualunque natura che coinvolga l’intervento. Ad onore dei fatti e senza polemiche, comunico che il fascicolo della ‘Irlanda Immobiliare’ non è stato mai sequestrato dall’Autorità Giudiziaria, tant’è che l’istruttoria è andata regolarmente avanti negli anni. Qualunque atto prodotto dall’Amministrazione è stato inviato per conoscenza alla Procura di Latina che, ad oggi, non ha mai mosso rilievi”.
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