Al presidente Carlo Ginzburg, docente universitario e storico di rilievo internazionale, è toccato il compito di illustrare l’esito del premio e di presentarne i vincitori.
Per la sezione “Questo Novecento”, il premio Tesi è andato a Bruno Settis, 25 anni, ricercatore, nato a La Spezia e residente a Pisa, autore di “Geografia e storia dei fordismi”. Il lavoro analizza le culture politiche della mass production tra America ed Europa cercando di dimostrare che quella dei rapporti sociali nella produzione non è una categoria astratta ma una cultura del lavoro e del mestiere che, nel tempo, ha generato conflitti.
Al pari della prima, anche la seconda sezione del Premio, dedicata alle immagini, e intitolata “Il ritorno dell’individuo”, è stata salutata da un’ampia partecipazione. Il Premio Cortometraggio è andato a Liviu Ciprian Suhar, 40 anni, di nazionalità romena, residente a Roccastrada (GR). Il suo corto, “Have sweet dreams” (2014), inquadra le vicende di una famiglia modesta, dominata dalla debolezza degli adulti e dalla violenza della “struggle for life”. Il ritratto di una società sordida, segnata da alcol e abusi, sulla quale si insedia il tentativo di due ragazzi di continuare a vivere i loro sogni.
A testimonianza della severità di giudizio della commissione, nonostante i tanti elaborati pervenuti, il premio Reportage fotografico non è stato assegnato per carenza di proposte degne del riconoscimento.
Il Premio speciale “Vittorio Foa” è stato invece assegnato a Memorial, l’associazione con sede a Mosca che si occupa della difesa dei diritti umani nelle ex repubbliche dell’Unione Sovietica. Associazione in possesso di una rara collezione di documenti storici, attraverso i quali assiste i perseguitati – in gran parte lo sono per motivi politici -, rendendo pubbliche le loro sofferenze tramite libri, articoli, mostre e comunicazione via web. Il progetto più importante dell’associazione riguarda, non a caso, la tragedia dei gulag.
I vincitori dei premi saranno a Formia la sera del 18 ottobre per la conclusione del Formia Festival # 900.
“Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto – ha commentato il Presidente dell’Ipab Piero Bianchi -. Siamo l’unica Ipab del Lazio che riesce ad abbinare alle finalità sociali anche un grande e proficuo impegno di divulgazione culturale”.
Per l’Assessora alla Cultura Maria Rita Manzo, “il Premio è un momento di alto confronto, salutato dalla partecipazione di intellettuali di grande livello che per mesi hanno lavorato alla lettura critica degli elaborati. Lo hanno fatto con grande impegno e serietà. Ringrazio l’ufficio cultura, l’Ipab e tutti i partecipanti: i letterati, gli storici, gli studiosi, i tanti volontari. In un momento storico come quello che viviamo in cui prevale il senso di precarietà, recuperare e conservare la memoria della nostra storia è un’operazione di grandissima importanza”.
“Il premio – commenta il Sindaco Sandro Bartolomeo – è uno dei lasciti più grandi di cui Vittorio Foa fa dono alla città. Un uomo straordinario, portatore di un messaggio positivo. Diceva sempre che niente è più importante dell’esempio. Il premio, così come l’intero Festival dedicato al ‘900, è un’occasione che diamo ai giovani per misurarsi con le riflessioni su un secolo foriero di atrocità e grandezze, presupposto morale, sociale ed economico del mondo in cui viviamo. Ringrazio Carlo Ginzburg, la famiglia Foa e l’Ipab Santissima Annunziata, senza il quale tutto questo difficilmente si sarebbe potuto realizzare”.
Hai mai sentito parlare del 'coleottero delle dispense'? Se ne vedi uno in giro devi…
Nocivi per l'ambiente e per la salute umana: i deodoranti per profumare la casa possono…
Sì, è possibile raddoppiare il Bonus Natale, passando da 100 a 200 euro: ecco cosa…
Royal Family, il Principe William è pronto a far saltare il Natale in casa Windsor…
Niente da fare, ormai è ufficiale: down definitivo per Whatsapp su questi smartphone. Immaginare di…
Tofu o pollo, quale dei due alimenti è la scelta più salutare da inserire nella…