È stato presentato ieri a Formia il libro di Giuseppe Casarrubea “Piantare uomini. Danilo Dolci sul filo della memoria”, edito da Castelvecchi.
L’autore ricostruisce il pensiero e l’azione di Danilo Dolci, educatore e attivista, nonché poeta, protagonista originale della vita culturale e sociale del Novecento italiano.
“Piantare uomini” segue il percorso biografico di Dolci, dall’infanzia al confine tra Italia e Slovenia, alla difficile educazione etica e politica durante il regime fascista, fino agli anni siciliani, in cui si consolidano le forme di lotta non violenta e l’impegno in campo civile e educativo. Basandosi sull’intensa frequentazione personale di Dolci, Casarrubea ne racconta i tratti umani e personali, legandoli alla complessa situazione politica e sociale sviluppatasi in Italia e soprattutto in Sicilia a partire dagli anni Sessanta. In questa prospettiva, la storia dell’impegno umano e formativo di Dolci diventa il ritratto di una nazione che, recuperando la memoria di alcune esperienze del suo recente passato, può tornare ad essere qualcosa di diverso e migliore da quello che oggi ci appare. Il testo è arricchito da una serie di documenti storici e letterari, alcuni pubblicati qui per la prima volta.
Foto di Marco Casciaro