Sulla questione dei rifiuti tossici interviene il vicesindaco Maria Rita Manzo, titolare della delega alla Tutela Ambientale. “La questione – spiega – è al centro delle nostre preoccupazioni. Lo abbiamo detto pubblicamente e senza mezzi termini che non abbiamo alcuna intenzione di nasconderci davanti alle nostre responsabilità, anche se tuttora non siamo in presenza di fatti evidenti e accertati. Non ci appartiene la logica di nascondere la polvere sotto il tappeto. Abbiamo un obbligo di verità – prosegue – sono in gioco la salute della nostra comunità e l’integrità dal nostro patrimonio ambientale. L’amministrazione comunale ha affrontato con trasparenza la vicenda, avendo tutto l’interesse a chiarire quanto accaduto e a definirne con precisione i contorni. Se ciò che il pentito Schiavone dichiara risponde al vero e non voglia lo stesso, invece, meglio accreditarsi presso gli inquirenti per trarne propri vantaggi, la situazione non è di quelle da prendere con superficialità”. “Detto come va detto – prosegue il vicesindaco – che nessun tipo di responsabilità sulla questione sarebbe comunque da attribuire alle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute nel tempo, l’amministrazione comunale e l’assessorato alle Politiche Ambientali si sono già mossi per coinvolgere ed obbligare ad interventi adeguati gli enti sovracomunali di cui un’azione seria ha, in casi come questo, assoluta necessità. Parliamo della Regione ma anche del governo nazionale”. A tal riguardo, annuncia, “è stata da noi chiesta un’urgente interrogazione parlamentare perché sia fatta piena luce sui fatti indicati e venga attivata un’operazione di monitoraggio del nostro territorio che le moderne tecnologie permettono anche in tempi ristretti: in questo momento la vera emergenza è fare chiarezza sull’intera vicenda. Speriamo, come spera tutta la città, che le dichiarazioni rese dal pentito Schiavone, come alcuni inquirenti dicono, siano del tutto inventate. Ma i nostri concittadini si aspettano chiarezza e certezze ed è quello per cui stiamo lavorando. I comitati spontanei che stanno nascendo al seguito delle dichiarazioni di Schiavone – prosegue – sono il segno della preoccupazione che si vive nella nostra comunità e sono un ulteriore stimolo alla nostra azione e un impegno al confronto”. Nel corso dell’ultima assemblea con i residenti di Penitro è emersa la volontà di coinvolgere i cittadini istituendo un organismo di consultazione che faccia da ponte tra istituzioni, tecnici e associazioni. “Sosterremo l’idea di creare un tavolo tecnico di consultazione e monitoraggio sia della discarica che dei rifiuti tossici – spiega il vicesindaco Manzo – tanto a Penitro quanto nell’intero circondario. Di pari passo, promuoveremo l’intervento del governo attraverso l’interrogazione parlamentare perché la questione non può essere affrontata solo da un Comune. Una cosa è certa, non staremo a guardare”.
Comunicato stampa Comune di Formia