La questione Formia Rifiuti Zero sta assumendo contorni ormai poco chiari in merito al suo funzionamento, siamo molto preoccupati su questa vicenda che come da noi denunciato negli ultimi due anni doveva essere valutata con maggiore oculatezza dal punto di vista economico, della forza lavoro impiegata e da impiegare.
I nostri dubbi sulla normativa italiana sulle partecipate pubbliche sono ormai una certezza per questo vorremmo sapere dalla segretaria e dalla dirigente del settore quali saranno gli sviluppi della vicenda dato che loro avranno sicuramente avuto modo di seguire le recenti novità normative.
La superficialità dimostrata dall’amministrazione nella valutazione del nuovo soggetto che dovrà svolgere il servizio di raccolta differenziata nella nostra città non ci fa dormire sonni tranquilli ed è nostro intendimento ritornare in consiglio comunale in seduta straordinaria, dopo che in commissione ambiente e bilancio abbiamo espresso tutte le nostre perplessità astenendoci da qualsiasi votazione, anzi sollecitando un maggiore approfondimento in materia di personale alla luce delle recenti espressioni della giurisprudenza in merito. Le nostre perplessità diventano poi macigni quando si parla dell’inserimento nello statuto della Formia rifiuti zero anche della gestione della sosta votata da PD-Forza Italia-Sel. I nostri dubbi maggiori sono sul personale in quanto secondo le recenti pronunce della Corte Costituzionale “il pubblico concorso è forma generale e ordinaria di reclutamento del persoanle della PA. Il principio del pubblico concorso ad esempio non è incompatibile, nella logica dell’agevolazione del buon andamento della PA, con la previsione per legge di condizioni di accesso che consentano il consolidamento di pregresse esperienze lavorative maturate nella stessa amministrazione, ma non è ammissibile, salvo circostanze del tutto eccezionali, la riserva integrale dei posti disponibili in favore di personale interno. La Corte ha più volte ritenuto illegittimo il mancato ricorso al concorso pubblico in relazione a norme di generale ed automatico re inquadramento del personale di enti di diritto privato nei ruoli della PA <perché un simile trasferimento si risolve in un privilegio indebito per i soggetti beneficiari di un siffatto meccanismo> in violazione dell’art. 97 Cost.-sentenza 134/2014.”
La conseguenza primaria di detta pronuncia della Corte è quindi la seguente:
le società in house da diversi anni devono assumere personale nel rispetto delle procedure selettive di cui all’art. 35, comma 3 del d.lgs. 165/2001 (ex art.18, d.l. 112/2008), ma formalmente si ha pubblico concorso solo quando la selezione è svolta da una PA in senso stretto.
Calando tutto ciò nel nostro Comune ci chiediamo come fanno i dipendenti (oggi Latina Ambiente) del nostro cantiere che non hanno espletato procedura concorsuale a passare nella Formia Rifiuti Zero? Forse il vero obiettivo dell’amministrazione Bartolomeo è quello di estrometterli assumendo qualche giovane architetta o barattando con altri enti il capannone per il ricovero e la custodia dei mezzi della nuova società? Bene noi non lo permetteremo e soprattutto non permetteremo un ulteriore atto illegittimo a discapito delle Casse Comunali scrivendo sin da oggi alla Corte dei Conti.
Per questi motivi ci appelliamo anche ai molti consiglieri di maggioranza, che sappiamo pensarla come noi, a fermarsi e ragionare prima che sia troppo tardi…
fonte: comunicato stampa
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