“Si tratta di un documento strategico – spiega l’Assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano – che analizza i problemi e descrive soluzioni con l’obiettivo di dare alla città almeno vent’anni di gestione virtuosa nel settore dei rifiuti. Quello che abbiamo istituito è un tavolo istituzionale a più attori. I sindacati hanno già ricevuto copia del piano e saranno convocati la settimana prossima per esprimere le loro valutazioni. Oggi (martedì) se ne discuterà per la prima volta in commissione ambiente. Ripeteremo l’incontro martedì prossimo alla presenza di Francesco Girardi, l’ingegnere ambientale estensore del piano. Saranno convocate anche le associazioni di categoria perché riteniamo il supporto delle forze produttive fondamentale alla riuscita del piano. Per la sua importanza, crediamo che il documento vada condiviso con tutte le forze politiche, anche quelle non presenti in Consiglio Comunale. Martedì 15 e mercoledì 16 luglio tutti noi – il sottoscritto, l’ingegner Girardi e i tecnici del Comune – saremo a disposizione di chi lo chiederà per un confronto sul piano industriale”.
La scelta del metodo partecipativo si sposa con la decisione di procedere ad un bando pubblico nazionale per la scelta dell’amministratore unico, bando che sarà pubblicato nei prossimi giorni. “Il piano industriale – spiega Marciano – è una buona pratica che penso abbia pochi precedenti in Italia. Questo perché negli anni si è affermata la convenzione, non supportata dai numeri, che esternalizzare il servizio sia la scelta migliore e che strategia ed innovazione siano campi di competenza del privato. Noi invertiamo questo assunto e diamo concreta esecuzione al mandato del referendum del 2011. E’ un metodo importante che mettiamo a disposizione delle altre amministrazioni comunali e che ci riserviamo di seguire anche per altri servizi pubblici, come acqua e mobilità”.
Oltre al piano industriale, è pubblicata sul sito del Comune anche una relazione che spiega la scelta dell’affidamento in house alla costituenda società pubblica, con un confronto sui costi previsti dal piano e quelli spesi dal Comune nell’ambito dell’appalto in essere con la Latina Ambiente. “I numeri – conclude Marciano – dicono con chiarezza che la gestione pubblica è più efficiente ed economica”.
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