L’amministratore unico della “Formia Rifiuti Zero” dovrà conoscere il piano industriale comunale, condividere le strategie messe in campo dall’amministrazione nel corso di questo primo anno di attività (raccolta differenziata spinta e compostaggio domestico diffuso) e dimostrare, oltre ad adeguati titoli di studio e formazione, di possedere un’esperienza almeno biennale nel campo della gestione dei rifiuti. Dovrà inoltre presentare un curriculum immacolato sotto il profilo giudiziario ed impegnarsi a rimanere h24 sul territorio.
Alla figura dell’amministratore unico saranno demandate le principali responsabilità nella gestione societaria ma questo non farà di lui un sovrano assoluto: il regolamento del controllo analogo approvato dal Consiglio Comunale introduce infatti diversi livelli di controllo e rimanda le decisioni più importanti (assunzioni, mutui, investimenti) al Consiglio Comunale. L’amministratore avrà poteri propositivi. L’amministratore adotterà le decisioni del Comune sulla gestione e avrà la responsabilità di metterle in pratica. Il suo incarico sarà triennale e, ogni anno, sarà sottoposto a valutazione da parte dell’amministrazione che avrà piena facoltà di interrompere il rapporto in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi.
L’amministratore non avrà stipendi di lusso: il suo onorario corrisponderà all’80% dell’indennità del Sindaco, e cioè meno di 2.000 euro netti al mese. Potrà aumentare i suoi proventi solo in caso di risultati: un livello di raccolta differenziata sopra il 65%, un risparmio cospicuo sui costi di gestione e il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale nei tempi stabiliti. La procedura prevede una prima valutazione sulla base dei curricula, quindi un colloquio motivazionale.
“Il ricorso al bando – commentano il Sindaco Sandro Bartolomeo e l’Assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano – è un provvedimento innovativo perché spesso, e non solo nel territorio pontino, le designazioni delle società partecipate sono arrivate senza alcuna procedura di evidenza pubblica e, soprattutto, ignorando i principi di competenza e di merito. Per gestire un settore delicato come quello dei rifiuti, servono persone competenti, oneste e, soprattutto, svincolate da alcun tipo di legame politico con chi amministra. Per questo, nell’Avviso Pubblico, abbiamo stabilito che il nuovo amministratore non possa aver ricoperto la carica di sindaco, assessore, consigliere comunale, dirigente e dipendente del Comune di Formia negli ultimi vent’anni. La politica deve tornare ad essere guida dei processi decisionali, capace di individuare strategie, metodi, percorsi caratterizzati da efficienza e trasparenza. Deve affrancarsi dalla discrezionalità e dall’uso delle risorse pubbliche a fini privati. Questa amministrazione lo sta facendo in tutti i settori e che lo faccia sui rifiuti in modo particolare testimonia la sua totale discontinuità col passato”.
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