La “Formia Rifiuti Zero” ha ricevuto dalla Provincia di Latina un finanziamento di circa 150 mila euro per l’implementazione della raccolta differenziata. “Apparentemente una buona notizia – commenta l’Assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano -. Ma se diamo una scorsa alla classifica dei Comuni destinatari dei fondi regionali ci accorgiamo che, ancora una volta, i criteri scelti dalla Provincia di Latina per la distribuzione dei finanziamenti penalizzano i Comuni virtuosi come Formia a favore di chi la differenziata la fa poco, male o per niente”.
Marciano esprime perplessità sul bando, definito “poco trasparente, ai limiti dell’arbitrarietà”, privo com’è di “punteggi, obiettivi, gradualità”. “Sebbene Formia sia stabilmente al 60% della raccolta differenziata – spiega -, sia tra le città più grandi della provincia e abbia utilizzato in passato i fondi regionali per avviare il servizio di raccolta porta a porta, riceve dalla Provincia un terzo dei fondi assegnati ad altri Comuni con meno della metà della popolazione, un terzo della differenziata e con una lunga serie di finanziamenti ricevuti negli anni scorsi“. Fondi, spiega, che “evidentemente non sono stati utilizzati a dovere se, nei casi di specie, la differenziata non raggiunge neanche il 30%. I fondi a chi ha ricevuto in passato e non ha prodotto risultati non andrebbero più erogati e, nei casi di fallimento acclarato, andrebbero chiesti indietro“.
“La prima assurdità – sostiene Marciano – è che la Provincia divida i fondi tra Comuni bravi e Comuni cattivi, destinando ai cattivi l’80%. Ancora più opinabile è che, tra i Comuni virtuosi, non si facciano prevalere criteri elementari come numero degli abitanti, quantità media di rifiuti per flusso turistico e complessità dei sistemi tecnologici necessari a realizzare la differenziata porta a porta in modo eccellente. Nella ripartizione dei fondi non risultano inoltre minimamente valutate la qualità del progetto e la capacità di innovazione, né qualsiasi altro elemento che possa indurre una premialità. Dispiace vedere che sei milioni di euro comunitari vengano assegnati a chi continua a pesare sulle discariche e sulla salute dei cittadini della Provincia. Non vogliamo fare i primi della classe ma, per arrivare al 60%, Formia ha affrontato sacrifici e fatto investimenti, si è esposta a dei rischi e oggi ha bisogno di crescere. Credo che la stessa cosa, la pensino gli amministratori degli altri Comuni penalizzati. La ripartizione dei fondi a pioggia non è la soluzione ai problemi reali di questo territorio”.
Marciano invoca quindi un drastico cambio di rotta. “I finanziamenti non vadano più ai singoli Comuni – dice – e la quota degli investimenti sia usata per realizzare infrastrutture al servizio della raccolta differenziata. Quegli impianti che oggi mancano e che non sono adeguatamente disponibili neanche in gestione privata. Il sud della provincia è completamente sguarnito. Mancano impianti, anche piccoli, per il trattamento dell’organico e il servizio oggi costa quanto l’indifferenziato, se non addirittura di più. Bisogna tutti comprendere che la differenziata è un dovere ma, in assenza di un’evidente convenienza economica, il rischio è che sia percepita dai cittadini come una truffa. Mi auguro che i colleghi amministratori, anche coloro che continuano a ricevere importanti finanziamenti a prescindere dai risultati, comprendano l’esigenza di modificare completamente la governance di questi fondi, nel nome di una visione più strategica che coinvolga anche la Provincia e consenta a quest’ultima di aiutare i Comuni a collaborare tra loro per un servizio più efficiente e meno costoso”.
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