Datazione e origini
Il sito archeologico risale all’epoca tardo repubblicana e sin dalla prima modernità è stato associato al complesso di villa Rubino, suscitando un notevole interesse antiquario connesso alla tradizionale identificazione con la villa di Marco Tullio Cicerone (il “Formianum” più volte citato nelle epistole dell’oratore arpinate). Studi recenti hanno però confutato questa tradizione. Con buona probabilità, la struttura serviva una villa suburbana con funzioni di magazzino per lo stoccaggio e la trasformazione dei prodotti agricoli, principalmente di vino. Quale sia stato il destino della struttura a seguito del declino commerciale che l’antica Formiae ed il suo porto vissero in età imperiale è al momento impossibile stabilirlo.
Studi preliminari
Il quadro degli interventi, ampio e complesso, è stato anticipato da una lunga e approfondita indagine condotta dal Comune in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio. Specifici saggi archeologici hanno contribuito ad arricchire il quadro delle conoscenze del sito, portando alla luce resti di strutture fino a quel momento sconosciute.
Dettaglio degli interventi
Il sito è stato diviso in più aree, ciascuna interessata da una diversa tipologia di intervento:
• “cavea” per spettacoli all’aperto. Nello spazio compreso tra il fronte meridionale e il muro di cinta che delimita il sito verso sud-sud est, accanto alle nuove scoperte archeologiche, sarà realizzata una pavimentazione gradonata che costituirà una sorta di “cavea” destinata ad ospitare manifestazioni culturali all’aperto;
• restauro e sistemazione: l’opera riguarderà gli ambienti che si affacciano sulla darsena del porticciolo Caposele;
• info-point turistico: sarà realizzato tra tra gli spazi archeologici affacciati sulla darsena;
Il progetto generale
“Questo – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo – è solo il primo importante passo di un lungo percorso che speriamo ci porterà a valorizzare l’intero patrimonio archeologico di Formia e del litorale di ponente in particolare. In mano privata fino al 2010, il complesso di Caposele è rimasto a lungo in condizioni di degrado. Vogliamo valorizzarlo sul piano architettonico e paesaggistico, renderlo davvero fruibile a tutti nell’ottica di una complessiva riqualificazione del waterfront e di un miglioramento dell’offerta turistica”.
Comunicato stampa Comune di Formia
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