Numeroso pubblico per il secondo appuntamento della rassegna Cibo e Cinema, organizzata dall’Associazione Formia Turismo nella Pineta di Vindicio, sulla pista pattinaggio. “CHEF” il film proiettato alla vigilia di Ferragosto, si inserisce di diritto nel filone culinario,che,nel cinema, ha una lunga e proficua tradizione.Particolarmente gradita la piccola degustazione offerta da Formia Turismo a base di prodotti rigorosamente locali:Marzolina,Miele,Olive Nere,Pane e Olio extravergine,Salciccia. Tutte specialità acquistate dall’associazione presso piccoli agricoltori del golfo. Il piacere sensoriale (gustativo, olfattivo) del cibo, d’altronde, da sempre si completa con gli stimoli visivi, terreno d’elezione prediletto della Settima Arte – Terzo appuntamento il 21 Agosto, alle 21,00, con il film “Sideways,in viaggio con Jack”.
Il film “CHEF”
La pellicola diretta da Daniel Cohen è in effetti una commedia pura, con un Jean Reno sempre carismatico, che qui si cala con mestiere e simpatia nel ruolo di un gigante della cucina, e un Michaël Youn (volto televisivo e cinematografico molto noto in Francia) che conferma il suo ottimo talento comico. E’ proprio la riuscita chimica tra i due interpreti uno dei pregi principali del film, con il volto da cartoon dell’attore più giovane che trova il suo contraltare nel fare burbero ma umano di Reno. Il film di Cohen non presenta comunque pretese da commedia raffinata o ambizioni particolari, limitandosi a intrattenere con leggerezza e mestiere. Molto spazio viene dato ovviamente alla sfarzosa rappresentazione delle portate, con i contrasti tra la cucina industriale e quella d’autore (incarnata dal personaggio di Reno) e tra quella cosiddetta “molecolare” e quella artigianale, con l’inventiva del protagonista a fungere brillantemente da sintesi. Riferimenti per intenditori a parte, comunque, il film si caratterizza per una struttura semplice e una narrazione a tappe quasi obbligate: dall’irresponsabilità e la propensione ai sogni del protagonista, che gli procura l’allontanamento dalla compagna, alla successiva riconciliazione grazie alla tenacia e ai risultati da essa portati, passando per il motivo del maestro in crisi che cede il testimone all’allievo e ritrova così una sua dimensione esistenziale, recuperando la vicinanza con la figlia trascurata e trovando persino un nuovo amore. Formule già elaborate e sperimentate, quindi, riproposte qui con garbo e scorrevolezza; se gli sviluppi della trama sono ampiamente e giustamente prevedibili, il divertimento viene innanzitutto dalla riuscita interazione tra i due protagonisti, a cui la sceneggiatura lascia intelligentemente molto spazio. Il ritmo c’è, dunque, l’intrattenimento comico anche: di questo “Chef” resta quindi un piacevole retrogusto di simpatia, magari destinato a svanire presto ma ben accetto per il breve tempo della sua durata.
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