Quali siano le intenzioni del Partito Democratico o di una sua parte, riguardo l’attuale Amministrazione non è chiaro. Se ci riferiamo ai fatti è del tutto evidente che gli atteggiamenti assunti da un gruppo di Consiglieri in varie occasioni della vita amministrativa ci rafforzano nella nostra convinzione. Al di là delle dichiarazioni di facciata, anche pubbliche, relative al buon governo, l’obiettivo strategico è, secondo noi, quello di condizionare l’attuale maggioranza di governo per fini diversi dal bene della città.
L’ultima performance del suddetto gruppo è da individuare nell’assenza dei consiglieri del PD nelle Commissioni “ AAPP” e “Urbanistica” chiamate ad eleggere i nuovi Presidenti in luogo di quelli dimissionari. Una scelta del tutto incomprensibile e che non ha alcuna giustificazione.
Sulla questione relativa alla ricomposizione delle commissioni consiliari si è tentata nella maggioranza una condivisione che, per le pretese di una parte cospicua del PD, non è stato possibile ottenere.
I Consiglieri di cui diciamo hanno deciso di andare alla prova di forza e disertare, quindi, le due commissioni da tempo convocate.
Volendo aggiungere benzina al fuoco, dovremmo anche dire di chi, facendo appello alla trasparenza, alla collegialità e via discorrendo, tempo fa abbandonava tutte le cariche rivestite, a prescindere da quella di consigliere comunale e si accinge ora ad un deciso ripensamento senza chiarire alcunché su questa inversione di rotta.
Se la nostra analisi dovesse risultare errata e le loro intenzioni fossero rivolte al bene collettivo, saremmo pronti ad appoggiare qualsiasi iniziativa che andasse in questa direzione. Noi e l’intera cittadinanza restiamo in attesa di un chiaro segnale che vada in questo senso. Se, invece, quanto andiamo da tempo affermando, che cioè si profila un percorso che porterebbe l’attuale amministrazione in seria difficoltà, ci chiediamo quali siano gli scenari futuri che sostituirebbero l’attuale maggioranza di governo e se chi nell’attuale amministrazione rema contro si prepari alla possibilità di cosiddette “maggioranze variabili” ad iniziare da alleanze improntate a grandi coalizioni, magari di emergenza.
Il Circolo SEL di Formia