Siamo stati convocati, come era nelle cose, dal Sindaco che, dopo il nostro voto di astensione sul bilancio, la conseguente autosospensione dei nostri Consiglieri, ha voluto azzerare la Giunta e avviare delle consultazioni con le forze politiche di maggioranza per cercare una ricucitura dello strappo.
Il tentativo è di riprendere un percorso che è durato fin qui, due anni, e che non è stato privo di momenti di difficoltà.
Abbiamo rappresentato nell’incontro tutta la nostra preoccupazione per la frequente mancanza di un serio confronto politico all’interno della maggioranza sui grandi temi che interessano la città, ma anche sui problemi quotidiani che non sono secondari e non possono essere sacrificati , perchè riguardano la qualità della vita dei nostri cittadini.
Non riteniamo possibile perseverare sulla strada fin qui intrapresa che ci ha portato all’attuale crisi e abbiamo chiesto di riappropriarci di una dignità che è stata spesso messa in discussione. E’ del tutto fuorviante , oltre che falsa, l’accusa che ci attribuisce atteggiamenti irresponsabili.
Ciò che è accaduto in Consiglio sul bilancio non è a causa della crisi ma semplicemente l’effetto di una crisi già in atto che noi avevamo più volte denunciato.
Solo sulla base di una consapevolezza collettiva di quelli che dovranno essere i nostri compiti, siamo disposti a riprendere il cammino interrotto.
Nell’incontro avuto con il Sindaco, abbiamo espresso l’esigenza di misurarci sui contenuti programmatici. E’ così pressante tale esigenza rispetto alle spesso abusate richieste di posizioni di prestigio che, alla luce anche delle ultime vicende politico amministrative, abbiamo chiesto al Sindaco, pur nel rispetto delle sue prerogative, di tener conto della nostra volontà di non essere rappresentati in Giunta né nel ruolo di Vice Sindaco né con la riproposizione della delega alla Cultura.