Il personale della Guardia costiera di Formia, a completamento di specifiche attività investigative avviate verso la fine dello scorso anno in materia ambientale e demaniale marittima, ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo disposto dal G.I.P. di Cassino di alcune opere asservite ad una struttura destinata all’ormeggio di unità da diporto ubicata nel porto di Formia, già oggetto di accurati controlli documentali eseguiti anche presso gli uffici competenti in materia demaniale marittima, per usi turistico-ricreativi ed urbanistica.
Ravvisate le condotte illecite, veniva disposto il sequestro da parte del GIP di Cassino, su richiesta del P.M. titolare del fascicolo, valutando positivamente gli elementi di indagine raccolti dalla polizia giudiziaria e ritenendo sussistente il fumus dei reati per cui si procede, con particolare riguardo all’occupazione abusiva di uno specchio acqueo in ambito portuale di mq 500 circa mediante il posizionamento di un pontile per ormeggio di unità da diporto di mt lineari 17 circa eccedenti a quanto riportato nell’atto concessorio. Inoltre venivano riscontrati interventi di realizzazione di opere e strutture di circa mq 40 costituenti innovazione abusiva al titolo concessorio rilasciato dagli Organi/Enti competenti.
Le attività eseguite dal personale del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale dell’Ufficio Locale Marittimo di Formia rientrano nell’ambito di una più ampia e attenta attività di verifica che il Compartimento Marittimo – Guardia Costiera di Gaeta sta conducendo già dal 2020 sull’intero territorio di competenza, in materia di polizia ambientale e demaniale marittima nell’ambito della quale sono in fase di valutazione numerosi atti amministrativi rilasciati dalle Amministrazioni Comunali costiere in favore di soggetti privati per l’esercizio e l’ampliamento di strutture turistico-ricreative utilizzate prevalentemente nel periodo estivo.
Parimenti, anche in materia ambientale, sono al vaglio degli investigatori della Guardia Costiera di Formia, fenomeni che hanno potenzialmente arrecato grave pregiudizio all’ambiente marino costiero, fenomeni che ormai si verificano dal 2020 all’interno di una darsena dell’ambito portuale.
Anche in tale contesto, sotto lo stretto coordinamento delle competenti AA.GG., le attività investigative proseguono nella ricerca di elementi utili per l’identificazione di ulteriori eventuali responsabili di comportamenti illeciti.
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