Teatro, cinema, testimonianze. Per parlare di Shoah con i ragazzi delle scuole, far loro conoscere gli errori della storia, sensibilizzarli ai valori della civile convivenza. Sono “I giorni della memoria”, otto eventi educativi promossi dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e rivolti agli alunni delle scuole medie e superiori di Formia.
Il calendario è partito nel segno del teatro. Centinaia di ragazzi di terza media e quinto superiore hanno assistito lunedì e martedì a “La valigia dei destini incrociati”, piece teatrale portata in scena al Teatro Remigio Paone dal Collettivo Teatrale Bertolt Brecht.
Il programma è ripreso questa mattina presso la Sala Ribaud con l’incontro intitolato “La memoria… sempre”, curato dalla sezione romana dell’Associazione Nazionale Deportati nei Campi Nazisti. A raccontare le fasi dello sterminio – dalle leggi razziali alla costruzioni dei ghetti, alla “soluzione finale” – è stato Aldo Pavia, Vicepresidente nazionale Aned, esperto di olocausto e familiare di persone deportate nei campi di concentramento.
Si riprenderà venerdì 26 febbraio 2016 al teatro Remigio Paone con la proiezione del cortometraggio “1943-1997” e del film “Concorrenza sleale”, entrambi di Ettore Scola. La presentazione e le riflessioni saranno curate dal critico cinematografico Alessandro Izzi. L’incontro è destinato agli studenti degli Istituti Superiori.
Per tre giorni – lunedì 29 febbraio, martedì 1 e mercoledì 2 marzo a partire dalle ore 9 – i Criptoportici della Villa Comunale ospiteranno la rappresentazione “A memoria d’uomo”, curata dall’Associazione Teatrarte di Enzo Scipione. L’incontro è destinato agli studenti degli Istituti superiori.
“I giorni della memoria” si concluderanno il 18 marzo alle ore 9 presso il teatro Remigio Paone. Gli studenti di terza media e quinto superiore potranno ascoltare il racconto di quei tragici giorni dalla bocca di chi li visse in prima persona, il signor Piero Terracina, reduce di Auschwitz.
“Conoscere la storia – commenta l’Assessora Maria Rita Manzo – è il primo passo per superarne gli abomini. La follia della guerra e il genocidio degli ebrei sono ferite ancora vive per chi è sopravvissuto a tanto dolore e per chi, ogni giorno, lavora sull’educazione delle nuove generazioni a che tanta violenza e crudeltà non tornino in futuro a dominare i percorsi del mondo. Al viaggio delle scuole verso Auschwitz, promosso e sostenuto anche quest’anno, abbiamo voluto abbinare un calendario di eventi educativi in grado di stimolare realmente l’attenzione dei ragazzi attraverso l’utilizzo dei più diversi linguaggi di rappresentazione. Non dimenticare significa innanzitutto capire e, perché ciò avvenga, è necessario sentirsi coinvolti. Noi ci crediamo – conclude l’Assessora – e siamo certi che, ancora una volta, i ragazzi sapranno sorprenderci in positivo”.
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