Insieme si balla, si canta, si raccontano storie provenienti da mondi lontani. La tradizione dei popoli d’Africa, il canto dei deportati in America, il ritmo delle percussioni e la gioia della vita che rinasce. Quella sì, uguale ad ogni latitudine. L’integrazione ha il volto dei ragazzi della “Dante Alighieri” e di Zainab Marzia Ceesay, splendida bimba nata ieri da madre nigeriana e padre gambiano, entrambi ospiti a Formia del progetto di accoglienza destinato ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Nel segno di Zainab e di tutti i ragazzi africani accolti a Formia nell’ultimo anno e mezzo si è svolto questa mattina “Un mondo a colori”, l’incontro pubblico promosso dall’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” e dai “Centri di Servizio per il volontariato del Lazio CESV e SPES” con la collaborazione del “GUS – Gruppo Umana Solidarietà”, di “Insieme – Immigrati in Italia” e della parrocchia di Sant’Erasmo.
“L’evento – spiegano Stefania Direnzo e Rosaria Scognamiglio, responsabili dello sportello CESV, attivo da molti anni all’interno del Comune di Formia – è il coronamento del percorso educativo svolto dagli alunni dell’ITC ‘Dante Alighieri’ nell’ambito di ‘Scuola e volontariato’, il progetto che il CESV porta avanti con l’obiettivo di promuovere la cultura del volontariato tra gli studenti delle scuole. Associazioni di volontariato e scuole affrontano insieme percorsi educativi incentrati su temi delicati come ludopatia, legalità, tossicodipendenza, alcolismo e, appunto, immigrazione”.
La Sala Ribaud del Comune è piena di ragazzi. In fondo sono esposti i loro lavori. “La terra è di tutti – è scritto su uno dei cartelloni -, nessuno deve essere escluso”. Al centro è disegnata una barca che ha ali al posto delle vele, sostenute da un cerchio a forma di pianeta. Don Alfredo, parroco della Chiesa di Sant’Erasmo, suona la chitarra, accompagnato dal bongo percosso da un ragazzo africano. La pelle scura risalta sulla maglia gialla del Gruppo Umana Solidarietà, l’ong che dal maggio 2014 dà ospitalità a decine di stranieri richiedenti asilo nell’ambito del progetto realizzato in convenzione con la Prefettura e in collaborazione con il Comune. C’è il responsabile del GUS Alessandro Dessì. C’è Maria Grossi, referente per “Insieme – Immigrati in Italia”. C’è il dirigente dell’IC “Dante Alighieri”, il professor Vito Costanzo. E c’è l’Amministrazione comunale, rappresentata dall’Assessore ai Servizi Sociali Giovanni D’Angiò.
“L’evento di stamani dovrebbe insegnare tante cose a noi adulti – spiega quest’ultimo -. Conoscere il diverso è il primo passo per accettarlo. Oggi che la Terra è percorsa da fremiti incontrollati di violenza, oggi che la paura lascia spazio alle pulsioni primordiali di chi vorrebbe ridurre gli spazi della tolleranza e alzare steccati a difesa della propria presunta superiorità, oggi che tutto questo accade nel mondo la lezione più importante, ancora una volta, ce la danno i bambini”.
Chiusura con sorrisi, strette di mano ed abbracci. In definitiva, non siamo poi così diversi.
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