Il Consiglio Comunale ha varato il bilancio di previsione 2013 e il nuovo regolamento che istituisce la Tares, il Tributo Comunale sui Rifiuti, con relativo piano finanziario del servizio di gestione e le nuove tariffe. Dopo le comunicazioni del sindaco e del presidente del Consiglio Maurizio Tallerini l’assise ha approvato il Piano Generale di Sviluppo 2013-2018, documento previsto dalla legge e prossimo alla pubblicazione sul sito web del Comune. Contiene le linee di indirizzo dell’amministrazione, di cui riprende il programma elettorale interpretandone i principi e le esigenze di cambiamento. Il piano non riporta volutamente i dati contabili del primo triennio, già esposti nella relazione previsionale programmatica, e le valutazioni economiche dell’ultimo biennio di mandato, troppo lontane nel tempo e soggette alle mutazioni dei quadri normativi.
Si è passati poi al dibattito sul bilancio di previsione 2013 e sulla nuova tariffa dei rifiuti, temi strettamente legati e quindi discussi insieme. Il bilancio è stato introdotto dal delegato Fulvio Spertini. “E’ prevista – ha spiegato nel corso del suo intervento – una riduzione di 915 mila euro sulle spese mentre restano inalterati i servizi a domanda individuale e quelli alla persona. L’incomprimibilità delle spese per ambiente e territorio concentra le nostre possibilità di manovra sui settori Trasporti e Polizia Locale e, in modo marginale, sul blocco cultura-sport-turismo. L’amministrazione ha dovuto far fronte a due elementi fondamentali: il taglio nei trasferimenti statali per effetto della spending review e la riduzione dei gettiti tributari, conseguenza di alcuni interventi come la soppressione dell’Imu sulla prima casa. Nel primo caso, abbiamo minori entrate per un milione e 700 mila euro. Nel secondo – Imu e edilizia – per 1.400.000 euro. Per recuperare il gap, la via che la giunta ha sottoposto al consiglio è l’istituzione della Tares e il ritocco dell’1% (dal 9,5 al 10,5%) dell’Imu su seconde e terze case. La tariffa sui rifiuti comporterà introiti per un milione e 300 mila euro. L’Imu per un milione e 200 mila euro. Il quadro di equilibrio economico-finanziario imposto dalle leggi si compone poi con ulteriori tagli che includono i costi della politica, per un totale di 600 mila euro”.
Il dibattito del Consiglio Comunale, pacato e costruttivo, si è poi concentrato sull’argomento caldo della Tares. Nella relazione introduttiva, l’assessore Claudio Marciano ha messo in evidenza i principi costitutivi della nuova tariffa voluta dal governo, in base ai quali si paga in ragione della quantità di rifiuti prodotti e non più in base ai metri quadri dell’abitazione. Le tariffe sono stabilite dallo Stato secondo coefficienti di produzione media. Agli enti locali non è attribuita alcuna discrezionalità.
Scartata la proposta dell’Udc di continuare ad applicare la Tarsu, seppur con aumenti del 17% perché costringerebbero l’amministrazione ad intervenire anche sul reddito, con un drastico innalzamento dell’addizionale Irpef. Marciano e dopo di lui il sindaco Sandro Bartolomeo hanno sottolineato l’aumento esponenziale dei costi del servizio di igiene urbana verificatosi durante la precedente amministrazione (solo nel 2012 si è passati repentinamente dai 6 milioni e 700 mila euro del 2011 ad 8 milioni e 134 mila euro). Costi che incidono drammaticamente sul bilancio (lo Stato impone infatti agli enti locali di coprire con la tariffa l’intero costo del servizio) e in parte dovuti all’aggio che il Comune paga alla Latina Ambiente, società gestore del servizio in regime di proroga. Proprio per tagliare questi costi, il Sindaco ha annunciato l’intenzione di affidare il servizio ad una società a capitale interamente pubblico, non escludendo la possibilità di ripristinare la Golfo Ambiente, “messa colpevolmente in cantina dalla precedente amministrazione”.
Nel ricordare come la Tares sia stata decisa dal governo e abbia una paternità politica multiforme, dal momento che è stata votata da tutti i partiti – Pd, Pdl, Udc ed altri -, Bartolomeo ha biasimato l’atteggiamento avuto negli ultimi giorni dall’Udc, promotrice di alcuni manifesti che pubblicizzavano dati allarmanti sulle tariffe dei rifiuti. Dati che lo stesso gruppo consiliare della Vela ha poi definito “sballati”. Ha quindi fatto il raffronto con realtà vicine come Latina e Gaeta, sottolineando come la Tares sia stata applicata con tariffe ben più penalizzanti rispetto a Formia. Ha quindi invocato senso di responsabilità da parte di tutti, ricordando i tagli prodotti da questa amministrazione sui costi della politica (meno assessori, meno consiglieri e zero spese di telefonia per la giunta) e sulle spese di staff. Sulla Tares la maggioranza ha chiesto e approvato due emendamenti che coinvolgono anche i condomìni negli sgravi concessi per l’attività di compostaggio.
Alla fine il bilancio è stato approvato con 16 voti favorevoli e il voto contrario di Udc e Pdl. In chiusura la maggioranza consiliare ha votato un ordine del giorno che intende indirizzare la giunta a potenziare la lotta all’evasione e a dedicare parte del ricavo al sostegno delle categorie penalizzate dalla Tares.