E’ proprio attraverso i tanti contributi alle associazioni che si celano inevitabilmente clientele, voti di scambio e corruzione.
L’indagine della Procura di Cassino su uno dei tanti contributi a caso, dei 700mila euro l’anno, che l’amministrazione comunale concede discrezionalmente, è soltanto la punta dell’iceberg di un collaudato sistema di clientele che consente agli amministratori di disporre di ingenti somme per “comprarsi” associazioni e comitati.
Una rete di associazioni cosiddette culturali attraverso la quale i rappresentati dei politici locali(tutti, maggioranza e opposizione) consolidano le loro rendite di posizione e i loro pacchetti di voti.
Il meetup Formia 5 Selle chiede l’obbligo regolamentare per le associazioni che ricevono finanziamenti e contributi comunali di pubblicare annualmente i loro bilanci societari sul sito internet dell’Albo Pretorio on line; si chiede, inoltre, che la gestione dei contributi e finanziamenti alle associazioni sia demandato a un organismo terzo, una sorta di Commissione Unica di Committenza, come avviene già per gli appalti, che agisca secondo criteri oggettivi, imparziali e di terzietà.
Solo eliminando la discrezionalità ai politici locali e agendo secondo principi di trasparenza, il cancro dei finanziamenti alle associazioni “amiche” potrà essere debellato.
Il gruppo comunicazione del Meetup “Formia 5 Stelle”
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