Formia,Camorra e rifiuti tossici, i risultati del tavolo tecnico tra Comune e associazioni antimafia

Per la prima volta insieme, amministrazione comunale e associazioni antimafia. Con Libera Formia, Associazione Caponnetto, Sos Impresa, Rete Legale Etica, Fondazione Caponnetto e Comitato Antinucleare del Garigliano, il sindaco Sandro Bartolomeo e il delegato Patrizia Menanno hanno fatto il punto della situazione e valutato eventuali iniziative comuni da intraprendere per promuovere la legalità. Si è partiti, come ovvio, dalle rivelazioni choc del pentito Carmine Schiavone e dai rischi per la salute pubblica legati alle tonnellate di rifiuti tossici che, secondo l’ex boss del clan dei casalesi, sarebbero stati interrati per anni nelle campagne a cavallo tra le due sponde del Garigliano. La discussione si è tenuta in un clima di massima collaborazione e di dialogo franco. L’amministrazione ha espresso pieno sostegno, ideale e logistico, al convegno organizzato dall’associazione Caponnetto per il 12 ottobre al quale parteciperanno insigni magistrati, esponenti delle forze dell’ordine impegnate nella lotta alla criminalità organizzata e giornalisti d’inchiesta. Uno spazio importante lo avrà il dottor Antonio Marfella, medico oncologo del Pascale di Napoli, il quale relazionerà sull’incidenza che fattori esogeni come lo stoccaggio illegale dei rifiuti hanno sulle statistiche tumorali di un territorio. Contestualmente, amministrazione e associazioni antimafia hanno iniziato a valutare l’ipotesi di costituire una commissione di esperti per uno screening approfondito e scientificamente testato dei dati epidemiologici relativi al territorio. Aggiornando gli studi condotti negli anni scorsi e calibrandoli sul vasto bacino di utenza dell’ospedale Dono Svizzero, notoriamente esteso al Golfo di Gaeta, al nord della provincia di Caserta e al sud di quella di Frosinone. “Siamo soddisfatti di questo primo incontro a cui siamo certi ne seguiranno degli altri – fa sapere il delegato alla Legalità Patrizia Menanno -. Proseguiremo sulla strada della concertazione con le associazioni perché il problema della criminalità venga finalmente affrontato e non negato. E’ una svolta culturale. Senza, non andremo mai da nessuna parte”.

Gestione cookie