“Quanto dell’arte di Danilo Salvucci si vede e si ode – scrive di lui Giuseppe Varone – non è ancora la sua bellezza, poiché questa di per sé è imperscrutabile e fuggevole. Si avverte, si sente, eppure non la si può toccare ed esperire. Ciò che resta da fare è contemplarla sotto forma di eterea illusione, mai disillusa, per penetrarne il segreto; segreto, o mistero, che tuttavia non si lascia attraversare, con la capacità di ricondurci ancora una volta all’illusione e, quindi, nuovamente, alla contemplazione. Ed è quello che si fa per tutto il tempo alla vista delle sue opere, riflettendo sul fatto che la sua arte in fondo è in stretto rapporto con la grazia, poiché in un certo senso nutre e veste i nostri sogni, senza mutilarne l’intimità. E’ l’osservare, così, diventa sospensione, lieve trasognare pari al tempo di sosta di una farfalla”.
La mostra, allestita negli ambienti della Corte comunale con ingresso su via dei Carmelitani, sarà visitabile nei seguenti orari:
– sabato 3 dicembre: ore 17.30-20.30;
– domenica 4 dicembre: ore 15.30-20;
– lunedì 5 dicembre: ore 10-13;
– martedì 6 dicembre: ore 10-12.30;
– mercoledì 7 dicembre: ore 15-19;
– giovedì 8 dicembre: ore 10.30-12.30 e 15-19;
– venerdì 9 dicembre: ore 15-19;
– sabato 10 dicembre: ore 15-20.30
– domenica 11 dicembre: ore 15-20.
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