In relazione alle voci circolate sul web e riprese dalla stampa su presunte assunzioni e opportunità di lavoro per i disoccupati del territorio, Raphael Rossi, l’amministratore unico della società “Formia Rifiuti Zero srl” precisa che tali notizie sono inesatte e discordanti tanto con le azioni che la società sta portando avanti, quanto con il piano industriale approvato dal Consiglio Comunale.
L’azienda non procederà dunque ad alcun incremento degli attuali livelli occupazionali. Il contenimento dei costi, le attuali presenze in servizio e l’obiettivo di ridurre gradualmente la pressione fiscale agli utenti, purtroppo non consentono alcuna politica espansiva dal punto di vista lavorativo. Anche la conservazione numerica delle attuali forze lavorative costituisce un obiettivo impegnativo, a cui l’azienda sta rivolgendo la massima attenzione, data la sua vocazione pubblica e l’assenza di finalità di lucro.
E’ attualmente in discussione con le sigle sindacali il tema del personale interinale utilizzato dai precedenti gestori, che in alcuni casi ha maturato diversi anni di anzianità di servizio. Nei limiti stabiliti dalla legge e dai regolamenti aziendali, si cercherà di consentire a queste figure di essere salvaguardate e di seguire un’equa rotazione.
Visto che la società è affidataria del servizio per otto anni, tiene a precisare che per il futuro, specie per garantire un adeguato turn over delle maestranze, l’azienda non intende ricorrere a posizioni lavorative in rapporto interinale, perché sono troppo costose e riproducono una logica di precarietà poco produttiva in primis per la qualità del servizio.
La legge prevede che per l’elaborazione di una graduatoria permanente per l’assunzione a tempo determinato o indeterminato le aziende pubbliche debbano adottare procedure oggettive e trasparenti di reclutamento: quando l’azienda avrà definito tutti i dettagli dell’iniziativa, ne darà ampia comunicazione. Tuttavia, in nessun caso si potrà trattare di posizioni ulteriori alle attuali, le quali, anche per precise disposizioni governative, devono invece ridursi progressivamente.
Nel frattempo, invitiamo tutti gli attori istituzionali ad evitare comunicazioni affrettate che possano essere strumentalizzate o confuse, scatenando aspettative non rispondenti alla realtà dei fatti.