Il diritto ad essere protetta e trattata con giustizia in tutti gli ambiti della vita: famiglia, scuola, lavoro. Il diritto di accedere ad un’adeguata istruzione e ad essere informate. Il diritto alla salute, alla privacy, a non vedere la propria immagine privata della sua dignità. Ai genitori di ogni bimba nata presso l’ospedale di Formia verrà consegnata la “Carta dei Diritti della Bambina”, enunciazione di principi presentata ed approvata nel 1997 a Reykjavik al IX Congresso della BPW Europe (Business Professionale Women), organizzato dalla IFBPW, organizzazione non governativa che lavora in collaborazione con le Nazioni Unite e a cui è affiliata la Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari. La formale adozione da parte del Comune è avvenuta nel corso del convegno dal titolo “Dalle Madri Costituenti alla Carta dei Diritti della Bambina”, tenutosi mercoledì nella sala Ribaud del Comune nell’ambito delle attività promosse dall’Amministrazione per la ricorrenza dell’8 marzo. Il Sindaco Sandro Bartolomeo, affiancato dalla Delegata alle Pari Opportunità Patrizia Menanno, ha sottoscritto il certificato di adozione insieme alla Presidente della sezione Gaeta-Formia-Minturno della Fidapa BPW Italy Isabella Quaranta e alla Direttrice dell’UOC Pediatria/Nido dell’Ospedale “Dono Svizzero”, la dott.ssa Giovanna Colella.
La brochure contenente i nove principi della “Carta dei Diritti della Bambina” sarà consegnata ai genitori di ogni bimba nata presso il nosocomio formiano.
“Nonostante le norme esistenti a garanzia dei diritti umani – commenta la Delegata Patrizia Menanno -, le bambine continuano ad essere vittime silenziose e inermi delle più disparate forme di violenza, di condizionamento fisico e psichico con conseguente violazione di diritti fondamentali come salute, cure, istruzione e protezione. Siamo lieti di poter collaborare attivamente con le realtà più vivaci del territorio e di offrire il nostro contributo alla sensibilizzazione delle persone”.
“Lo sviluppo di buone pratiche per il contrasto ad ogni forma di discriminazione sociale – spiega il primo cittadino Sandro Bartolomeo – passa anche attraverso il contributo di conoscenza e informazione che le Istituzioni sono in grado di offrire alla cittadinanza, perché il tema dei diritti dei minori venga degnamente affrontato anche sul piano istituzionale con l’obiettivo di stimolare l’opinione pubblica a sviluppare pratiche sociali sempre più sostenibili e in grado di garantire il benessere delle nuove generazioni”.
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