Francesco Anellino, il sorriso e’ vita

20140416-091231.jpgCominciate a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile, e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile“. Con queste parole pronunciate da San Francesco d’Assisi si potrebbe riassumere la vita di uno dei più grandi uomini che la città di Gaeta abbia mai avuto, Francesco Anellino.
Non è mai facile raccontare la vita di una persona con un articolo, ma quest’oggi, grazie soprattutto all’aiuto della famiglia Anellino, che ci ha fornito foto inedite e aiutato nel ricostruire la carriera di Franco, abbiamo il piacere di proporne le gesta sportive a tutti i lettori del Gazzettino del Golfo.
Franco nasce nel 1957 ed inizia la sua carriera calcistica presso l’oratorio dei salesiani Don Bosco di Gaeta, dove la maggior parte dei ragazzi del luogo hanno iniziato a tirare i primi calci ad un pallone. Ma Franco a differenza degli altri ragazzi si schiera in porta e comincia a difendere quei pali come nessun’altro, tanto che le sue innumerevoli parate non passano inosservate agli occhi degli osservatori del Napoli, che a soli 17 anni lo portano nella primavera della squadra campana, risultando, poco tempo dopo, tra i convocati della nazionale Juniores, guidata da Azeglio Vicini.

20140416-091325.jpgLe prodigiose prestazioni lo portano ad essere uno dei migliori portieri del calcio italiano, tanto che di lui si parla già come successore di Dino Zoff.
Purtroppo la vita a volte gioca brutti scherzi e nel Torneo di Viareggio Franco si infortuna seriamente; questo brutto imprevisto lo costringerà a stare lontano dai campi da gioco per diversi mesi. Al ritorno dopo l’infortunio non riesce più ad essere sui livelli dei mesi precedenti e la carriera, purtroppo, ne risente. Nonostante le prestazioni non siano più quelle di una volta Franco prosegue a testa alta, come sempre faceva nel quotidiano, la sua carriera nei campionati di serie C1 e C2 in società quali la Salernitana, Casertana, Messina, Foggia, Sorrento, Campania Puteolana e Frattese, dove detiene il record di imbattibilita’ per ben 866 minuti. Proprio quando militava tra le fila della Campania Puteolana ha il piacere di conoscere Gianpiero Ventrone che, all’epoca, era il preparatore atletico della squadra. Tra i due nasce una sana e vera amicizia che, con il passare degli anni, si rinsalderà e vivrà momenti di gioia inaspettata.

20140416-091426.jpgFranco continua ancora giocando con il Frosinone ed infine con il Formia in C2, dove conclude definitivamente la sua carriera da calciatore per intraprendere quella da preparatore dei portieri in club come Cassino, Savoia, Campania Puteolana e Frosinone. L’esperienza accumulata nei tanti campionati tra i pali, lo porta nel 2005, a fare il grande salto; qui le strade di Franco e Gianpiero Ventrone si incrociano nuovamente, anche se su un palcoscenico nettamente differente come la Serie A. La squadra nella quale il duo Anellino-Ventrone si inquadra e’ il Siena, all’epoca allenato da Mister De Canio e vice Antonio Conte. In questa stagione Franco ha la possibilità di conoscere a fondo anche l’ex centrocampista juventino che, nel 2008, lo porta con se a Bari in serie B; sempre nella città pugliese, nella stagione successiva, lo staff si ricompone: Conte, Ventrone, Anellino e Bruno portano il Bari nella massima serie, vincendo il campionato di serie B con ben quattro giornate di anticipo.

20140416-093918.jpgLa mano di Franco si vede soprattutto nella fase difensiva, dove tra i pali il francese Francois Gillet subisce solamente 35 gol, facendo registrare la seconda miglior difesa del torneo. Questa vittoria crea difatti un duo inscindibile formato da Mister Antonio Conte e Anellino come preparatore dei portieri; proprio l’attuale allenatore della Juventus lo porta con se dall’ottobre 2009 al gennaio 2010 sulla panchina dell’Atalanta, dove però, non riescono ad emulare i risultati ottenuti in precedenza.
Purtroppo non tutte le favole sono a lieto fine e, ad un mese di distanza dall’abbandono della panchina bergamasca, Franco rimane vittima di un terribile incidente nel quale perde la vita. Il dolore a quattro anni di distanza e’ ancora enorme per tutti, sportivi e non, che hanno avuto il piacere di conoscere una persona semplice, sorridente e sempre disponibile. Franco ha donato al calcio gaetano ed alla città intera un esempio di sportività, rigore e professionalità unici, che noi cittadini non dimentichiamo e vogliamo sempre ricordare. Proprio in questo senso si inquadra la seconda edizione del Memorial “Francesco Anellino” categoria “pulcini” che si terrà dal 17 al 19 aprile sul campo di San Carlo, recentemente a lui intitolato. Rinnoviamo il nostro più grande in bocca al lupo a tutti i bambini partecipanti sicuri, che le giornate delle gare siano vissute all’insegna dell’allegria e della sportività, stessi valori nei quali l’indimendicato ed indimenticabile Franco si è sempre contraddistinto.
Vogliamo concludere questo articolo allegando un’ultima foto, scattata quando il Calcio aveva la consonante in maiuscolo, e quando i valori in campo erano figli del sudore e del sacrificio. Un abbraccio ed un sorriso…quelli che Franco ci starà inviando da lassù.
Le foto sono materiale inedito fornito dalla Famiglia Anellino, in alto alcune azioni di gioco quando Franco militava nella Puteolana; Franco sottoposto alle cure di Giampiero Ventrone ai tempi della Campania Puteolana; in basso Franco abbracciato a Canè.

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