Francesco Valerio sulla riunione all’ASCOM di #Minturno

Ho partecipato all’invito dell’ASCOM, occasione che poteva essere “storica” ma che non lo è stata. In sostanza, come ho partecipato ai presenti all’incontro, il Presidente dell’ASCOM di Minturno-Scauri è Giuseppe Pensiero, un bravo operatore commerciale, che si è candidato a Consigliere comunale con Gerardo Stefanelli.
In questo non ci vedo nulla di male, anzi, invece di usare le associazioni come mascherine, come spesso accade, per evitare le responsabilità dirette nella gestione pubblica di temi-finalità cari alle singole associazioni, l’ASCOM si candida a gestire amministrativamente e politicamente la politica e il commercio e per fare questo sceglie anche una precisa parte politica. Operazione chiara e trasparente: lo dovrebbero fare tutte le associazioni. Quello che non funziona però e che in questo caso l’associazione in questione avrebbe dovuto invitare i candidati a Sindaco e i cittadini ad una sua conferenza stampa con cui partecipare alla collettività le scelte più idonee da attuare per lo sviluppo commerciale del Comune, unitamente alle motivazioni della scelta di parte fatta e, quindi, rispondere alle domande dei presenti dandone risalto attraverso l’invito alla quanto più estesa possibile rappresentanza della stampa e dei media palesando la competenza in materia che deriva da decenni di attività sul territorio.Insomma guadagnarsi l’autorevolezza politica e amministrativa e fugare ogni dubbio di banale “giustificazione” per la scelta effettuata.
Come ho detto e ribadito, una manifestazione a rovescio. Ad esempio, per ripetere l’intervento con cui ho esordito, vorrei sapere qual è la politica che sostiene e, quindi, metterà in campo l’ASCOM per contrastare le infiltrazioni di tipo camorristico (visto che si spara in pieno centro), oppure “quali paletti” imporre a esercizi commerciali come le sale per giochi d’azzardo e simili, ovvero se l’ASCOM condivide che i commercianti, insieme ad altre associazioni e istituzioni, “firmino” un patto “anticamorra” che potemmo chiamare “Minturno Sicura”, un progetto caro alla nostra coalizione e che è uno dei passi importanti affinché l’ordine e la sicurezza pubblica diventino ordine democratico. E’ banale e risibile la riduzione di un tale tema a un elenco di operazioni di controllo polizia che, se pur dovuto, di per se non è la soluzione dei problemi, soluzioni che, invece, passano necessariamente attraverso una rimodulazione logistica e di regolamentazione di tutte le attività commerciali e non solo. 

In sostanza la cittadinanza, nel senso di “cittadinanza attiva”, deve, riappropriarsi della programmazione e della gestione del territorio usando quegli strumenti di programmazione finora mai usati come, primi fra tutti, le varianti al PRG e i Piani particolareggiati, con cui disegnare una futuro partecipato della nostra Città in cui prevedere la sistemazione del lungomare, dei centri storici, del lungofiume, i piani colore e uno specifico arredo urbano in funzione della fruibilità dei singoli borghi o frazioni, contestualmente ad un uso integrato delle risorse ambientali, culturali e paesaggistiche che facendo rete con agricoltura, artigianato e commercio avviino uno sviluppo turistico e, quindi, la nostra economia divenuta asfittica, come testimoniato proprio le attività commerciali. Tutto questo non è presente e nelle linee dell’ASCOM e nella parte politica che ha scelto come partner. Come pure nulla è stato detto dall’ASCOM e dal suo partenariato politico in merito alla gestione e alle concessioni demaniali ormai scadute e altro. In ogni caso resta aperto il confronto con l’ASCOM di Minturno-Scauri, ovvero con i suoi dirigenti e primo fra tutti con Giuseppe Pensiero che per la scelta fatta è, logica conseguenza, più rappresentativo del suo candidato a Sindaco relativamente alle scelte politiche inerenti al commercio, come lo è per la coalizione Primavera Minturnese sui temi del sociale e dell’economia del mare Italo di Nora rappresentante dell’associazione “Il Giglio”.

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