Farrokh Bulsara – il vero nome di Freddie Mercury – nasce il 5 settembre 1946 a Zanzibar da genitori persiani. Si trasferisce all’inizio degli anni Sessanta in Inghilterra con la famiglia e -appassionato di musica e di arte fin da giovanissimo – frequenta l’Ealing College of Art, dove conosce il bassista Tim Staffel, membro della band locale Smile. Degli Smile fanno parte anche Brian May e Roger Taylor, futuri Queen. I tre – Mercury infatti prende il posto di Staffel quando quest’ultimo lascia la band – incominciano a suonare assieme all’inizio degli anni Settanta. Con l’aggiunta di John Deacon i Queen sono al completo; nel 1973 – quando esce l’album omonimo del gruppo – Mercury pubblica il singolo solista “I can hear music”/”Going back” sotto lo pseudonimo di Larry Lurex.
Per vedere un nuovo lavoro solista bisogna attendere ben dodici anni: i Queen diventano infatti una delle band più importanti degli anni Ottanta e Freddie si dedica a scrivere soprattutto progetti per il gruppo. Nel 1985 finalmente esce MR. BAD GUY.
Malato di AIDS – che gli viene diagnosticato più o meno nello stesso periodo – decide comunque di non abbandonare la sua attività di musicista, sia con i Queen (escono infatti THE MIRACLE del 1989 e INNUENDO del 1991) sia da solo, grazie a un album – BARCELONA – che mescola le sonorità dell’opera con quelle pop grazie alla presenza di Montserrat Caballé.
In seguito all’aggravarsi delle sue condizioni, Mercury muore il 24 novembre 1991, esattamente il giorno dopo all’annuncio pubblico della sua malattia. Il 20 aprile 1992 gli altri membri dei Queen organizzano un concerto tributo al Wembley Stadium che vede protagonisti altri musicisti amici di Mercury, tra cui Elton John, Guns N’ Roses, Seal, Metallica, David Bowie e George Michael. In seguito vengono pubblicate due raccolte di lavori solisti: THE FREDDIE MERCURY ALBUM (1992), distribuito in Inghilterra e THE GREAT PRETENDER per il mercato americano. Nel 2000, invece, esce THE SOLO COLLECTION. L’ultimo best è invece LOVER OF LIFE, SINGER OF SONGS – THE VERY BEST OF FREDDIE MERCURY SOLO (2006).
A cura di Luigi Marcelli.