Una ragionata gestione della conservazione dei cibi in frigorifero riduce gli sprechi alimentari e aiuta anche a mantenere una dieta più sana.
I benefici di un metodo di conservazione appropriato degli alimenti in frigo sono vari. Di base, con un po’ di ordine in frigorifero è possibile eliminare gli sprechi. Poi si tratta di poter risparmiare denaro, di essere sicuri di mangiare prodotti non contaminati o alterati e di impedire il deperimento accelerato dei cibi che sarebbe utile conservare più a lungo.
Nessuno ci fa troppo caso, ma conservare male i prodotti in frigorifero può comportare grandi sprechi alimentari ed energetici. Se i cibi non sono archiviati nell’elettrodomestico alla temperatura corretta e nella giusta posizione possono infatti deteriorarsi più velocemente. Un esempio classico è quello della carne che ha bisogno di una temperatura più bassa rispetto ad altri prodotti.
Lo spreco può avvenire anche tramite corruzione. Ovvero con la famosa contaminazione incrociata. Tenere alimenti crudi come carne o pesce vicino a cibi pronti al consumo determina il passaggio di batteri e altri microrganismi nocivi da un alimento all’altro.
In generale, conservare gli alimenti in frigo in modo troppo disordinato può far sì che alcuni prodotti vengano del tutto dimenticati e quindi lasciati scadere. Per questo è sempre importante mantenere una buona organizzazione fra gli scomparti, con i prodotti più vecchi che vanno posti a logica davanti o in alto nelle pile di prodotti uguali. E con quelli nuovi o a più lontana scadenza? Be’, è facile: vanno disposti più dietro o alla base delle pile.
Può essere anche parecchio utile imparare a utilizzare contenitori adeguati. L’uso di contenitori non sigillati, di barattoli senza tappo o confezioni lasciate aperte espone gli alimenti all’assorbimento di umidità e odori. Di conseguenza si arriva a un veloce deterioramento.
Come ridurre gli sprechi alimentari nel frigorifero
La prima cosa da fare per impedire grossi sprechi alimentari è impostare la temperatura corretta del frigorifero. Di norma, è consigliabile impostare il frigo a una temperatura tra 1° C e 4° C. Dell’usa dei contenitori ermetici abbiamo già accennato, ma è meglio ribadire il concetto: per conservare gli alimenti e prevenire la contaminazione è importante dividere bene tutti i prodotti e tenerli chiusi.
Può aiutare anche l’etichettatura. Per i cibi che non hanno una data di scadenza segnata sulla confezione, è importante poter aggiungere una nota. Basta scrivere la data di acquisto o quella di apertura, e in questo modo si può essere sicuri di poter tenere traccia della loro freschezza. Riuscendo a organizzare bene il frigorifero è possibile mantenere il cibo fresco fino anche per diverse settimane. Ma, come spiegato, bisogna imparare a evitare sprechi alimentari organizzando l’archiviazione con logica.
In questo senso è importante ricordare che, di solito, il punto più freddo del frigorifero è quello superiore, ed è per questo che è sempre meglio porre carne e latticini in alto e invece conservare frutta e verdura in basso. Poi, a seconda del modello dell’elettrodomestico, la parte più fredda (massimo 4 °C) può trovarsi anche in basso.
Comunque, nella parte più fredda vanno messe le preparazioni fatte in casa, la carne e il pesce, lo yogurt e i formaggi. Nella parte intermedia ci vanno i salumi, i dolci a base di latte, i succhi di frutta e i piatti già cotti. Il cassetto della verdura è predisposto per accogliere frutta e verdura fresca lavata. Nella porta vanno messe le uova, il burro, il latte e i succhi di frutta aperti (ma richiusi bene).