Frosinone, trova un miliardo in casa ma quello che succede dopo è drammatico

Trova un miliardo nella sua casa di Frosinone. Quello che accade dopo il ritrovamento però è davvero drammatico, per non dire una beffa.

Non capita certo tutti i giorni di trovare in casa un tesoretto – ma chiamiamolo pure un maxi tesoro – da un miliardo. È quanto accaduto a un operaio di Frosinone che ha fatto l’incredibile scoperta in maniera del tutto casuale, mentre stava lavorando a un muro della propria abitazione.

Uomo scioccato mazzette soldi
Frosinone, trova un miliardo in casa ma quello che succede dopo è drammatico – gazzettinodelgolfo.it

Mentre era impegnato durante i lavori di ristrutturazione dell’intercapedine del muro, come per incanto sono spuntati fuori dei titoli di Stato acquistati dal nonno a partire dal periodo del Ventennio. Per farla breve: il valore totale corrispondeva a un miliardo delle vecchie lire. Grande sorpresa per l’operaio, un 50enne di Ceccano, in provincia di Frosinone.

La sorpresa per il clamoroso ritrovamento dei risparmi di una vita del nonno però è svanita velocemente lasciando spazio a ben altro genere di sentimenti. Quanto successo dopo all’operaio ha il sapore della beffa, per non dire del dramma. Ecco cosa è accaduto.

Frosinone, si ritrova un miliardo in casa: il dramma dopo il clamoroso ritrovamento

A giugno 2023 il cinquantenne era impegnato a fare dei lavori di ristrutturazione nella casa di famiglia. Quando stava buttando giù una parete a martellate si è trovato davanti una cassetta di legno coperta da vecchi fogli di giornale. All’interno si trovava un un buono fruttifero di cinquecento lire del 1937 con l’effigie di Vittorio Emanuele III.

Sede Banca d'Italia presso Palazzo Koch
Frosinone, si ritrova un miliardo in casa: il dramma dopo il clamoroso ritrovamento (Foto Ansa) – gazzettinodelgolfo.it

C’erano anche cedole da dodici lire e 25 centesimi e un piano di ammortamento che alla scadenza (nel 1962) avrebbe fruttato la ragguardevole somma di un miliardo delle vecchie lire. L’uomo ha rinvenuto anche un diario, dal contenuto reso però illeggibile per via dell’inchiostro ormai usurato.

Era stato il nonno agricoltore a nascondere nel muro quei vecchi titoli di Stato, salvo dimenticarsi in vecchiaia del tesoro accumulato in una vita di duro lavoro e di risparmi. Purtroppo però quei vecchi buoni per Bankitalia non valgono più nulla. Il 50enne ha comunque deciso di rivolgersi agli avvocati per appurare se c’è qualche possibilità di riscattare i buoni del nonno.

«Una circolare della Banca d’Italia – spiega uno dei suoi legali al Messaggeroesclude la possibilità di riscossione». Un vero peccato, per non dire una beffa. Anche se l’operaio afferma di non avere problemi di liquidità stiamo pur sempre parlando di una cifra di non poco conto. Tra rivalutazione monetaria e interessi si potrebbe arrivare almeno a quota 2 milioni di euro.

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