Individuata la gang di giovanissimi autori della serie di furti della notte del 2 dicembre.
A seguito dell’intensa azione investigativa dei giorni scorsi la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Gaeta ha denunciato in stato di libertà cinque giovani Itrani, di cui tre minori, per concorso in furto aggravato.
Si è così potuto ricostruire quanto avvenuto il 2 dicembre nella città del Golfo. In quella notte, sono stati derubati cinque esercizi commerciali, con ingenti danni: sia materiali, che economici, quantificati dopo la ricostruzione dei fatti in più di 10.000 euro. L’ attività investigativa ha preso le mosse dal “modus operandi” posto in essere dai saccheggiatori, su ragazzi già noti alle forze dell’ordine per i loro trascorsi giudiziari. Infatti la tipologia dei furti ha fatto escludere, sin dal principio, che il “raid” fosse stato organizzato da una banda specializzata. Gli investigatori pertanto si sono concentrati sui medesimi individui successivamente denunciati.
Cinque le persone identificate: tra cui B.I. di anni 18, A.A.V. di anni 18 e tre minori che, nonostante la tenera età annoverano già precedenti specifici.
Dalla ricostruzione effettuata dagli investigatori si è ricavato che: i giovani, dopo una serata trascorsa in un noto locale della zona, avendo fatto uso di alcolici hanno poi realizzato il loro disegno criminoso su ampia scala, perpetrando i cinque furti e facendo si che la mattina successiva la popolazione si risvegliasse con una percezione di sicurezza negativa. Nonostante i vissuti degli indagati, la loro giovane età li ha condotti all’errore: in particolare, in una delle attività commerciali, non hanno tenuto conto del sistema di videosorveglianza interno installato. E’ da qui che si è ricostruita la vicenda. Gli operatori visionando le immagini, hanno riconosciuto uno dei ragazzi. Inoltre, dopo aver intuito che gli accertamenti avevano preso la giusta direzione, si sono recati nei pressi dell’abitazione del giovane riconosciuto nel filmato, al fine di monitorarne i movimenti; anche se ormai da diversi giorni questi non ne faceva rientro. Presso l’abitazione del giovane si sono ricavati dati che hanno consentito di accertare con precisione e quindi di ricostruire dettagliatamente tutti i furti perpetrati a Gaeta nella notte del 2 dicembre, scoprendo: luoghi, nomi degli autori e luogo dove, quella notte, il gruppo si era nascosto per dividere il “bottino”.
In effetti sul posto gli agenti rinvenivano uno dei cassetti del registratore di cassa che era stato asportato in una delle attività commerciali depredate.
Va sottolineato lo stupore dei poliziotti, allorchè si è appreso il fatto che la scelta degli obbiettivi dei furti della “Baby gang” non sia stata programmata ma dettata dallo stato di alterazione psicofisica dei ragazzi a seguito dell’abuso di alcool e droga agevolata in alcuni casi dalla non corretta chiusura delle saracinesche dei negozi depredati.
A seguito di quanto emerso, i giovani venivano deferiti all’autorità giudiziaria di rispettiva competenza.
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