Il Progetto Samobis entra finalmente nella fase pratica, con il posizionamento di 60 boe nello specchio acqueo del golfo di Gaeta. A darne notizia è l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli.
“Questa mattina – spiega – sono iniziate le operazioni di posizionamento di 60 boe tra la foce del Garigliano e Punta Stendardo a cura dell’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’, con la collaborazione della Capitaneria di Porto di Gaeta. Le boe saranno recuperate mercoledì 27 Novembre per essere analizzate. Al di sotto dei galleggianti saranno applicate delle alghe speciali, che serviranno ad assorbire l’acqua marina. Si tratta di una grossa operazione che vede la collaborazione sinergica tra Provincia, Università di Roma e Arpa Lazio, e volta alla salvaguardia e tutela della costa e del mare provinciali. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto l’anno scorso. Attraverso il Progetto Samobis si arriverà alla stima dello stato ambientale delle acque marine costiere e dei rischi per l’organizzazione della biodiversità.
La Provincia, oltre a contribuire finanziariamente al progetto, della durata di tre anni, con la somma di 750mila euro, ha messo a disposizione dell’equipe scientifica, le cartografie e le elaborazioni realizzate in esecuzione del progetto di monitoraggio delle acque costiere. L’Arpa Lazio eseguirà specifiche valutazioni sulle analisi chimico-fisiche e microbiologiche effettuate sulle acque superficiali interessate al progetto. L’Università di Roma La Sapienza – Dipartimento di Biologia Ambientale, invece, metterà a disposizione il personale per campionamenti, analisi e valutazione numeriche e per la produzione dei dati scientifici derivanti dalle indagini sul campo e dalle analisi del materiale biologico raccolto in mare”.