Si è tenuta ieri l’iniziativa presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Gaeta che ha visto coinvolti gli alunni delle classi terze delle scuole di secondo grado Giosuè Carducci e Principe Amedeo di Gaeta, quale giornata conclusiva del progetto “A scuola di Ripar-Azioni”, promosso dalla cooperativa CRISI Scarl Onlus nell’ambito dell’iniziativa nazionale della “Rete delle Scuole Riparative” con il patrocinio del Ministero della Giustizia Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità – ufficio locale penale esterno di Latina.
Grazie alla collaborazione delle Istituzioni coinvolte, Tribunale di Cassino nella persona del presidente dott. Pignata, Ufficio del Giudice di Pace di Gaeta, dott.ssa Cecilia Bonacci, Comune di Gaeta sindaco Cristian Leccese, i dirigenti dell’Istituti Giosuè Carducci, dott.ssa Stefania Geremicca e della Principe Amedeo dott.ssa Cantelli Carla, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cassino, avv. Giuseppe Di Mascio, la Cooperativa CRISI scarl onlus, con i mediatori avv. Roberta Castini, avv. Monica Costa e avv. Giuseppina Cupolino, gli alunni delle scuole coinvolte nel progetto hanno simulato lo svolgimento di un processo penale mettendo a confronto la giustizia riparativa e la giustizia tradizionale con attività esperenziale.
Prima iniziativa unica nel suo genere, nella quale i ragazzi non si sono limitati a leggere un copione ma si sono calati nelle “parti processuali” e ne hanno interpretato i ruoli, con le dichiarazioni dei vari protagonisti che nascevano dalla fantasia dei ragazzi, i quali vestendo i panni dell’imputato, del testimone e della parte offesa, hanno dato spazio alla loro immaginazione e all’ improvvisazione. E’ stata fornito il capo di imputazione e da lì gli alunni, coadiuvati dall’avv. Costanza Gravina Vice Procuratore Onorario della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, dagli avv.ti Gerado Pecchia, Elena Simeone e il Giudice di Pace dott.ssa Bonacci, hanno simulato il processo. Tre diverse situazioni giuridiche con tre esiti diversi dell’estinzione del reato per avvenuto risarcimento, il non doversi procedere per remissione di querela con pubbliche scuse, e sentenza di condanna. A coadiuvare le parti civili si sono intervallati l’avv Stefano Martone e l’avv Monica Costa.
Gli alunni hanno partecipato con attenzione e con la curiosità che li contraddistingue, hanno suggerito domande per circostanziate i fatti e precisare giorno e luoghi. Ascoltati anche i testimoni, lette le formule di rito, tanto vera è stata la rappresentazione e l’indossare i rispettivi ruoli che si è in un caso proceduto alla trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per l’accertamento di possibili reati poiché in un caso gli alunni hanno rappresentato la violazione di norme che erano state emesse durante la pandemia. In tutto 140 alunni delle classi terze delle scuole medie di Gaeta per un giorno hanno vissuto un’esperienza formativa che difficilmente dimenticheranno così come i professionisti e operatori del diritto che hanno avuto una restituzione inimmaginabile dagli alunni dii appena 13/14 anni che hanno saputo mostrare astuzia, intelligenza e ottime capacità interpretative. Gli avvocati mediatori del Crisi scarl onlus che hanno ideato e coordinato l’evento, ringraziano l’Ufficio del Giudice di Pace, i cancellieri e i collaboratori che hanno predisposto il setting necessario, la cancelliera Annamaria Corrado che ha svolto il suo ruolo redigendo i verbali di udienza e la Consigliera Comunale Gianna Conte che anche oggi ha condiviso con i ragazzi questo prezioso momento formativo e conclusivo del progetto “A scuola di Rip-azione” voluto dal Comune di Gaeta e promosso dalla Cooperativa Crisi scarl Onlus.
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