Sindaco Mitrano, la diversificazione dell’offerta ricettiva volano dell’economia turistica
Gaeta, 22 gennaio 2015. La Giunta Comunale dà il via alla nascita degli alberghi diffusi a Gaeta, individuando i Centri Storici di S. Erasmo e Porto Salvo (Via Indipendenza), quali aree ammissibili per la creazione di tali forme alternative di ospitalità turistica.
“Modernizziamo il nostro sistema ricettivo, allarghiamo il ventaglio delle offerte di ospitalità, adeguandole alle esigenze di mercato con un nuovo target, offrendo al contempo opportunità di sviluppo di nuove imprese ed attività economiche, contribuendo allo sviluppo di fenomeni virtuosi di recupero del patrimonio edilizio dei centri storici” è il commento del Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano all’importante iniziativa della sua squadra di governo, che concretizza sul territorio comunale la possibilità fornita dalla Legge Regionale 13/2007.
Secondo la definizione del legislatore regionale, gli Alberghi Diffusi sono strutture ricettive che offrono alloggio in camera o unità abitative dislocate in più stabili separati, ubicate nei centri storici, caratterizzate da uno stile riconoscibile e rispettoso delle identità dei luoghi, dotate di servizi tra loro omogenei, distanti non più di 300 metri lineari dall’ufficio di ricevimento ed integrate tra loro dalla centralizzazione in un unico edificio del servizio di ricevimento, nello stesso o in altro edificio delle sale di uso comune e degli altri servizi offerti.
Obbiettivo del legislatore regionale è quello di favorire l’integrazione tra l’offerta turistica e gli altri settori economici e produttivi, migliorare il sistema dell’offerta ricettiva sul territorio, promuovere uno sviluppo economico – sociale equilibrato e sostenibile valorizzando il patrimonio storico, monumentale, naturalistico e culturale della città, garantire la migliore accoglienza dei visitatori.
In linea con tali finalità, l’Amministrazione Comunale con apposita delibera di Giunta ha provveduto all’individuazione e perimetrazione delle aree cittadine in cui è possibile far nascere gli alberghi diffusi.
“Riteniamo che i Centri Storici di S. Erasmo e Porto Salvo siano quelli che abbiamo maggiore vocazione in tale ambito – spiega il Vice Sindaco Cristian Leccese – essi, infatti, mantengono ancora parzialmente o integralmente inalterate le proprie caratterizzazioni storiche, ambientali e culturali legate alle tradizioni locali. Puntiamo dunque, su nuove forme di ricettività per rilanciare l’economia turistica della nostra città, orientandola sempre più verso forme di turismo sostenibile ed alternative, anche allo scopo di allargare la stagione turistica, cogliendo l’opportunità di intercettare il crescente interesse della domanda turistica verso esperienze che coinvolgono le peculiarità del territorio e dei suoi aspetti naturalistici, culturali e tradizionali.”
“La diversificazione dell’offerta turistica – tiene a precisare l’Assessore alle Attività Produttive Pasquale De Simone – attraverso il modello dell’albergo diffuso complementare e non sostitutivo delle tradizionali offerte ricettive, in quanto va ad integrarsi con le altre forme di ospitalità presenti sul territorio, potrà rivelarsi, dunque, un ottimo strumento per la rivitalizzazione dei nostri flussi turistici. Da sottolineare poi che tali forme alternative di ricettività, da sviluppare nei centri storici, hanno anche altri potenziali effetti positivi, tra cui quello di stimolare il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio attraverso la ristrutturazione, l’ammodernamento e l’adeguamento di locali e appartamenti che troppo spesso vengono lasciati nell’abbandono e nell’incuria. Inoltre la nascita degli alberghi diffusi favorisce l’avvio di nuova imprenditorialità legata alle attività connesse all’ospitalità turistica: commerciali, artigianali, di servizio, anche con la valorizzazione di antichi mestieri e delle produzioni tipiche”.
L’Assessore De Simone fa sapere che la domanda di rilascio per l’autorizzazione all’esercizio delle attività relative agli Alberghi diffusi, va presentata allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune. Entro novanta giorni il Comune deve provvedere al rilascio dell’autorizzazione. Decorso tale termine, il silenzio dell’Amministrazione Comunale equivale a provvedimento di accoglimento della domanda.
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