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Gaeta, Alessandro Izzi vince il Concorso su “Cinema,Teatro e Shoah”

Alessandro Izzi vince il Concorso su “Cinema,Teatro e Shoah” per la sezione drammaturgia. Promotori dell’iniziativa il CeRSE, ECAD, la Fondazione Museo della Shoah e l’Università di Tor Vergata.
Lo scorso 27 gennaio, a Roma, sono stati proclamati i vincitori del IV Concorso Cinema, Teatro e Shoah, quest’anno dedicato al ricordo delle deportazioni romane del 16 ottobre 1943. Hanno partecipato autori di tutta Italia con opere di tagli e generi diversissimi.
A vincere nella sezione drammaturgia è stato un autore di Gaeta, Alessandro Izzi, con “I topi nel muro”, un dramma da camera in tre atti.

20140131-163118.jpg20140131-163118.jpgAlessandro Izzi si dedica al tema della Memoria da diversi anni, collaborando attivamente sia ai percorsi di cinema-scuola con il Teatro Ariston di Gaeta, sia con il Teatro Bertolt Brecht di Formia.
La notizia giunge proprio dopo che il pubblico del Golfo ha potuto assistere alla messa in scena di “La valigia dei destini incrociati”, un testo già pubblicato da DeComporre Edizioni che si è avvalso della regia di Maurizio Stammati e delle notevoli prove d’attore oltre che dello stesso Stammati, anche di Margherita Vicario, Elio D’Alessandro e Salvatore Caggiari.

«“I topi nel muro”», spiega l’autore, « è un po’ il riflesso oscuro di “La valigia dei destini incrociati”. In realtà credo di aver scritto il dramma proprio come reazione alla stesura de “La valigia”, mettendoci dentro tutti quegli argomenti che non vi avevano potuto trovare posto. “La valigia” parla di bambini e si rivolge ai bambini, “I topi nel muro” parla di anziani, di responsabilità, di rimorsi e di un tentativo disperato di rimozione del ricordo. È un dramma psicologico, una vera e propria trappola per lo spettatore di cui si può raccontare molto poco perché lo svolgimento è quasi da thriller dell’anima. Ma in realtà, i due lavori si completano a vicenda».

Nel consegnare il premio la giuria ha sottolineato come il testo si sia “distinto per una particolare robustezza drammaturgica e per l’efficacia nel trattare il tema del rapporto fra ricordo e memoria”. La giuria, presieduta da Anna Foa (storica), era composta da figure di spicco della storiografia della Shoah e da esperti del settore: Vittorio Pavoncello (regista e Presidente di ECAD), Riccardo Caporossi (artista, teatrante), Attilio Scarpellini (critico teatrale), Alessandro Portelli (storico, docente Università La sapienza) Silvia Cutrera (esperta in didattica della Shoah), Donatella Orecchia (docente universitario di Tor Vergata).

La manifestazione era promossa dal CeRSE (Centro romano di Studi sull’ebraismo), dall’ECAD, dalla Fondazione Museo della Shoah e dall’Università di Tor Vergata.

redazione

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