Nei giorni scorsi, personale della squadra Volante del Commissariato di P.S. di Gaeta interveniva in questa Villa delle Sirene su richiesta di una persona anziana vittima di un borseggio.
La donna veniva descritta dettagliatamente dall’uomo ed indicata in una cittadina probabilmente di nazionalità rumena, dell’apparente età di circa 20 anni, che nel corso del colloquio aveva chiesto all’anziano se poteva offrirle da bere e darle qualcosa da mangiare.
La richiesta veniva accolta favorevolmente dall’uomo, il quale la invitava presso la propria abitazione, poco distante, a consumare il pasto e dove una volta giunti le preparava un panino ed un caffè.
Mentre la donna si tratteneva in cucina per consumare il pranzo, l’anziano si allontanava per alcuni istanti e, nel tornare indietro, si avvedeva che la giovane si stava allontanando, repentinamente, dall’abitazione senza fornirgli alcuna spiegazione.
Insospettito dal comportamento anomalo della donna si era diretto immediatamente verso la sua giacca, appoggiata ad una sedia della cucina, ove aveva riposto poco prima la pensione appena ritirata, e si avvedeva che il portafogli e tutto il suo contenuto ammontante a circa 1000,00 euro, il libretto per riscuotere la pensione e alcuni documenti, erano spariti.
L’uomo si precipitava subito in strada con l’intento di rintracciare la giovane donna non riuscendo però ad individuarla, e pertanto chiedeva l’intervento di personale di questo Ufficio che repentinamente giungeva sul posto ed attivava tutte le procedure per il rintraccio della giovane, ma la stessa si era oramai già resa irreperibile.
Da lì iniziava un’intensa attività investigativa e di controllo del territorio al fine di individuare la ragazza e grazie a servizi di attenta osservazione nei pressi del luogo ove la donna aveva avuto i primi approcci con l’anziano signore si riusciva ad individuare una giovane donna, corrispondente alla descrizione fornita dall’uomo in precedenza, che si intratteneva in atteggiamento confidenziale con un altro uomo anziano e che dopo aver brevemente conversato con lui si allontanava in sua compagnia.
Temendo si potesse ripetere quanto accaduto in precedenza, il personale in divisa si avvicinava alla donna chiedendole contezza in merito alla sua presenza in zona, la stessa non forniva delle spiegazioni plausibili riguardo la sua presenza a Gaeta e lo stesso documento esibito agli agenti operanti non appariva pienamente corrispondente ai tratti somatici della stessa, fatto per il quale la giovane veniva accompagnata in questi Uffici, ove veniva riconosciuta dall’anziano, vittima del reato avvenuto il giorno prima, come l’autrice del furto perpetrato a suo danno.
A tal punto si procedeva ad identificare compiutamente la giovane per D.V. di anni 19, ed a deferirla in stato di libertà all’A.G. competente per il reato di furto aggravato.
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