Approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale, nell’ultima seduta del 18 dicembre scorso, il bilancio di previsione 2015. Tempi pienamente rispettati, dunque, anche quest’anno, dall’Amministrazione comunale di Gaeta, tra le prime in Italia ad aver adottato entro il 31 dicembre (termine ordinario che il Ministero dell’Interno – Direzione centrale della Finanza locale, ha però prorogato al 31 marzo 2015), quest’importante strumento di programmazione economico – finanziaria.
“Il Bilancio di previsione se approvato all’inizio dell’esercizio finanziario, permette di dare attuazione in modo certo e rapido, con efficienza ed efficacia, ai programmi previsti nel documento, in particolare al Piano di investimenti, e di assegnare subito concreti e mirati obbiettivi ai dirigenti” spiega il Sindaco Cosmo Mitrano.
Un documento finanziario, val la pena di sottolineare, elaborato e approvato nel nuovo sistema contabile che entrerà in vigore solo l’anno prossimo: è stata cioè già realizzata la cosiddetta armonizzazione, ulteriore segno tangibile di efficienza amministrativa.
Tempi e procedure perfette, dunque: quasi un’impresa se si considerano le condizioni di estrema difficoltà economica in cui versano i Comuni a seguito della negativa congiuntura economica e dei continui e costanti tagli del Governo centrale.
“Anche quest’anno oltre un milione in meno nelle casse comunali a causa della scure statale – afferma il primo Cittadino – ma nonostante ciò, la nostra scelta è stata quella di non aumentare le tasse, mantenere le agevolazioni già previste per IMU e TARI, e non ridurre i servizi al cittadino, aumentando anzi le risorse in bilancio destinate alle politiche sociali e alla scuola.
Avremmo potuto aumentare le aliquote della tassazione comunale, perché il Governo non ha ancora approvato la manovra 2015, e quindi eventuali limitazioni ad esse. Sarebbe stata la strada più semplice per recuperare quanto tagliato dallo Stato. Ma abbiamo preferito puntare sulla spending review, su una ridistribuzione delle risorse comunali basata sulle maggiori criticità della nostra città, determinate non solo da situazioni contingenti di vivibilità urbana che richiedono interventi dopo anni ed anni di inazione, ma anche dell’estendersi del disagio sociale. Di qui la nostra ferma intenzione di non ridurre i servizi al cittadino (asilo,scuole, mensa, trasporto pubblico ecc.), di mantenere inalterate le agevolazioni per le fasce sociali più deboli in ambito IMU e TASI, programmando ed individuando risorse per la realizzazione di fondamentali opere pubbliche. Ringraziamo la dirigente Maria Veronica Gallinaro e tutti i dipendenti degli Uffici del Dipartimento Tributi e Finanze per l’eccellente lavoro svolto con impegno e competenza”.
Persone svantaggiate, famiglie numerose e “ricicloni” attenti continueranno, dunque, ad usufruire di particolari riduzioni dell’imposta sui rifiuti (TARI). Per le famiglie numerose si conferma la riduzione dell’importo di euro 50 per figlio, nel caso in cui il nucleo sia composto di tre o più figli di età inferiore ai 26 anni. La stessa riduzione si estende ai nuclei familiari con tre o più figli anche di età pari o superiore ai 26 anni, ma disoccupati alla data del 1° gennaio dell’anno d’imposta di riferimento, e con un ISEE non superiore a 10.000,00 (diecimila/00) euro annui. Per le persone e le famiglie meno abbienti con ISEE non superiore a 3.000,00 (tremila/00) euro annui spetta una riduzione della TARI pari al 50 per cento. Se l’ISEE è compreso tra 3.000,01 (tremilazerouno/00) euro annui e 6.000,00 (seimila/00) euro annui spetta, invece, una riduzione della TARI pari al 20 per cento.
A coloro che hanno come unica fonte di reddito familiare la pensione sociale spetta una riduzione pari al 30 per cento, non cumulabile con altre previste. Inoltre sono sempre premiati i cittadini ricicloni che produrranno compost. Infatti, alle utenze domestiche che abbiano avviato il compostaggio dei propri scarti organici, ai fini dell’utilizzo in sito del materiale prodotto, si applica una riduzione del 6% della tariffa.
Riduzioni anche per chi provvede da sé al conferimento presso l’isola ecologica dei rifiuti differenziati: in questo caso viene applicata una riduzione della tariffa nella misura di 10 euro ogni 100 Kg di rifiuti ponderati, conferiti nell’anno solare e, comunque, entro il limite di riduzione del 15% della tariffa.
Ferma restando l’esenzione IMU per l’abitazione principale, confermato l’assetto di agevolazioni previsto per il 2014:
- Niente IMU per le abitazioni possedute da anziani o disabili che risiedono in case di cura o sanitarie. Nello specifico è stata disposta l’esenzione dell’IMU per le unità immobiliari, assimilate all’abitazione principale (di cui all’art. 10 del Regolamento comunale) possedute a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata.
- Niente IMU per le abitazioni date in comodato ai figli con ISEE non superiore ai 15.000 euro annui. Così recita il nuovo regolamento: “esenzione dell’IMU per l’unità immobiliare concessa in comodato con contratto registrato, dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale nel solo caso in cui il comodatario appartenga ad un nucleo familiare con ISEE non superiore ai 15.000 euro annui.
- Aliquota IMU ridotta, pari allo 0,96%, nel caso in cui il figlio comodatario abbia un ISEE superiore ai 15.000 euro annui. In dettaglio tale aliquota ridotta si applica “alle abitazioni concesse in comodato, con contratto registrato, dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale nrl caso in cui il comodatario appartenga ad un nucleo familiare con ISEE superiore ai 15.000 euro annui”.
“L’attenzione al Welfare sociale da parte della nostra Amministrazione – aggiunge il Sindaco Mitrano – resta, quindi, sempre molto alta. Continuiamo a lavorare con impegno per il rafforzamento, sul nostro territorio, della dimensione di comunità, attraverso la creazione di un sistema di protezione sociale in grado di prendersi cura, sostenere e proteggere le persone più fragili e bisognose”.